Sarre vigne 4000 + 2 foto (Dufour)

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La storica Association des Vignerons di Sarre-Chesallet ha festeggiato i suoi cinquant’anni sabato scorso, 11 settembre, alla presenza dei suoi associati e di un nutrito pubblico che ha partecipato alla “promenade” con degustazione nelle vigne. “Abbiamo proposto una passeggiata di cinque chilometri in mezzo alle vigne di Sarre a cui hanno partecipato 75 persone. - spiega Simonetta Ottoz, neo presidente dell’associazione - Al suo interno vi erano due punti degustazione con i vini della Cave des Onzes Communes: uno gestito da Ivan Gerbore e l’altro da Sergio Marangelo con sua figlia Eleonora. Vi era anche un terzo gazebo, quello a Petit Cret, dove Michel Vallet a proposto i suoi prodotti. Nel pomeriggio la Pro Loco ha distribuito una merenda e per l’intera giornata al Bazar Café ha proposto degli intrattenimenti musicali. Abbiamo approfittato dell’occasione per inaugurare la mostra per il mezzo secolo di vita dei Vignerons che è stata allestita all’ultimo piano del salone della Biblioteca di Sarre. E’ visitabile tutti i sabati e le domeniche fino al 18 ottobre dalle 10 alle 12 e dalle 17 alle 19: durante la settimana è possibile vedere l’esposizione solo su richiesta specifica, chiamando il numero 334 8095465”.

Nata nel 1971 con lo scopo di preservare il territorio e continuare a coltivare le vigne, oggi l’associazione conta tra le sue fila una quarantina di associati, anche se in passato erano molto di più. “In principio gli agricoltori avevano meno incentivi - prosegue Simonetta Ottoz - e ciò li ha portati ad unirsi sotto un unico simbolo. Inoltre la forte concorrenza dell’epoca stimolava gli imprenditori a raccogliersi sotto un’unica bandiera perché rappresentava un vantaggio di immagine per tutti”.

Nel corso di questi cinquant’anni di attività l’ Association des vignerons Sarre-Chesallet - il cui simbolo è formato dal castello di Sarre e un grappolo stilizzati - è stata il punto di riferimento sul territorio per tante realtà agricole valdostane anche grazie alla sua capacità di dialogo con la Regione in merito agli aiuti al verde agricolo, ha saputo organizzare corsi di formazione per tenere sempre aggiornati i suoi tesserati e ha messo in piedi escursioni tematiche. Questo costante aggiornamento è stato fondamentale per mantenere in vita questa realtà che ha dovuto fare i conti anche con l’evoluzione del mondo del vino, che è cambiato molto negli ultimi anni, come conferma Simonetta Ottoz: “Il prodotto si è trasformato molto ultimamente, ogni giorno vedo terreni che fino a poco tempo fa erano abbandonati riportati in vita. Ora siamo nel boom del vino perciò l’Assessorato regionale all’Agricoltura farebbe bene ad appoggiare maggiormente questo settore che è in crescita e andrebbe sostenuto perché le tradizioni vanno preservate”.

Una delle imprese più attive facenti parte del consorzio è sicuramente la Gerbore Aziende Agricole capitanata da André Gerbore, che ha rilevato l’attività da suo padre Ivan nel 2010: “Sono stato Presidente dell’associazione dal 2010 fino allo scorso luglio quando a causa di altri impegni ho dovuto lasciare la carica. - racconta André Gerbore - Nel 2011 avevamo festeggiato i quarant’anni proponendo una mostra inerente le viticolture di una volta paragonate a quelle moderne. Nel 1971 l’unione serviva per comprare tappi, imbottigliare, fare ordini, spesso venivano organizzati incontri di gruppo. È interessante tenere aperto il sodalizio perché fare azioni sul territorio serve a far comprendere al cittadino e al turista quali sono i prodotti del luogo e pure il lavoro che c’è dietro. La mia azienda sta crescendo molto nell’ultimo periodo: ogni anno ingrandiamo di circa 14 ettari le nostre vigne”.

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