Sarre, fedeli convocati in assemblea per la riorganizzazione delle parrocchie

Sarre, fedeli convocati in assemblea per la riorganizzazione delle parrocchie
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«Carissimi, nella nostra diocesi, si riflette da tempo sulla situazione in cui viviamo oggi e sui cambiamenti che occorre apportare nell'organizzazione delle parrocchie. Verranno introdotte importanti novità nei prossimi mesi, nei prossimi anni, novità che riguarderanno anche l'istituzione della nostra unità parrocchiale».

Con queste parole, il parroco don Diego Cuaz invita i parrocchiani all’assemblea di giovedì prossimo, 12 gennaio, alle 20.30 nella chiesa di Saint-Maurice a Sarre.

«Abbiamo convocato l’assemblea. - spiega don Diego Cuaz - Noi l’abbiamo fatto perché il suggerimento che emerge dai documenti del vescovo monsignor Franco Lovignana è di comunicare con chiarezza e precisione».

La proposta emersa dal periodo di discernimento, elaborata dal consiglio dei vicari, è che le 93 parrocchie della Diocesi della Valle d’Aosta siano accorpate in 32 unità parrocchiali.

«Per le nostre parrocchie non cambia tanto - continua il parroco Cuaz - vi è già collaborazione tra quella di Saint-Maurice di Sarre e Saint-Eustache di Chesallet, che comprende anche la chiesa intitolata alla Madonna della Gioia. Molti gruppi sono uniti e lavorano insieme, la società civile procede di pari passo».

Il Comune di Sarre, con i suoi 4.850 abitanti, è il più grande dopo Aosta, per cui anche dal punto di vista della suddivisione pastorale e si è valutato di mantenerlo anche come unità.

«E’ un cammino importante - aggiunge don Diego Cuaz - altre parrocchie non hanno mai iniziato a dialogare, qualcuno inizia a fare i primi passi. Si tratta non solo di avere un solo parroco invece di 3 o 4, ma soprattutto di stimolare i parrocchiani a prendere in mano la vita parrocchiale. Adesso il riferimento è il parroco, ma prossimamente dovrà essere la comunità, che rimane sempre sul territorio, mentre il parroco può cambiare, essere trasferito altrove».

A Chesallet, la comunità è molto attiva, attorno al parroco e al vice - il salesiano don Matteo Mura - che però è impegnato anche in altri compiti.

«Qui ci sono diversi collaboratori - conclude don Diego Cuaz - il consiglio pastorale, le catechiste. Faremo altri passi sulla gestione amministrativa dei beni, che ora è interamente delegata al parroco. Su questo aspetto sarà fondamentale formare i nuovi collaboratori, che dovranno essere persone fidate, formate, disponibili anche a prendere decisioni e ascoltare lamentele. In questo modo il parroco potrà dedicare il tempo necessario alla visita alle famiglie e alla cura dell’aspetto spirituale».

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