Sarre, addio alla simpatia di Jean-Marie Christillin
Jean-Marie Christillin amava definirsi un “Figlio di Issime”, il paese dove aveva mosso i primi passi e nel quale amava sempre tornare. Il lavoro del papà Renato prima e il suo poi lo avevano portato dappertutto in Valle d’Aosta, anche se un solo luogo era davvero la sua casa, ovvero Sarre. Era arrivato in paese dopo la guerra, nel 1946. Renato - il papà - vi si era trasferito come medico condotto. Dottore di grande esperienza e benvoluto da tutti, aveva desiderato che il figlio seguisse le sue orme. Jean-Marie, nato a Torino il 29 marzo del 1939, aveva però altri progetti. Persona burbera - almeno a prima vista - era in realtà socievole e simpatico. Dopo il diploma al Liceo Classico era diventato imprenditore edile, poi aveva gestito un negozio di coppe e trofei in via Bramafan ad Aosta prima di tornare a Sarre ed impegnarsi ancora nel campo dell’edilizia. Per parecchi anni era stato l’addetto della pesa della ditta di Alfonso Montrosset, a La Remise, e con la sua precisione gestiva in modo impeccabile i tanti camion che dalla sede raggiungevano i vari cantieri. In pensione da circa quindici anni, Jean-Marie Christillin è mancato martedì scorso - 29 giugno - all’Hospice dell’ Ospedale Beauregard di Aosta, dove era ricoverato da fine maggio. I funerali sono stati celebrati il giorno seguente, mercoledì 30, nella chiesa di Saint Maurice: lascia la moglie Silvia Tartoni, la figlia Nathalie, insegnante, e i nipoti Nicolas e Dominique Hérin.