«Saremo governati da Milano o Roma» L’avvertimento del senatore Lanièce

«Saremo governati da Milano o Roma» L’avvertimento del senatore Lanièce
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«Se le cose dovessero andare in un certo modo noi saremo governati da Milano e da Roma. Io sono preoccupato. Voglio chiudere questo comizio con uno degli argomenti toccati dal centro destra durante questa campagna elettorale: il presidenzialismo. Un tema che mi inquieta perché affrontato senza essere declinato. Il presidenzialismo potrebbe essere una riforma annacquata oppure qualcosa di più, se certe forze “prenderanno” i due terzi dei seggi potranno fare la riforma della costituzione senza referendum. Un presidenzialismo che è in contraddizione con l’autonomismo valdostano. Una modifica della costituzione in senso centralista che potrebbe andare a toccare le competenze primarie della nostra regione». Sono le parole del senatore uscente, l’unionista Albert Lanièce che, in una sala gremita - nella serata di giovedì scorso, 22 settembre, al Théâtre de la Ville di Aosta - ha chiuso la campagna elettorale della lista Vallée d’Aoste che vede in campo una coalizione composta da sette forze politiche: Union Valdôtaine, Alliance Valdôtaine, Vda Unie, Stella Alpina, il terzo polo di Calenda con Azione Valle d’Aosta-Italia Viva e il Partito Democratico.

Preoccupazione per il futuro della Valle d’Aosta, in caso di vittoria del centro destra, sottolineata anche dalle più alte cariche regionali: il presidente del Consiglio regionale Albert Bertin e il presidente della Regione Erik Lavevaz che nei loro discorsi hanno sottolineato come «in tutta Europa le destre siano posizionate contro le autonomie». Non è mancata un po’ d’ironia «più che centro destra unito potremmo chiamarli centro destra disunito» ha segnalato Bertin, facendo riferimento agli screzi con Fratelli d’Italia.

Il tema del futuro della Valle d’Aosta è stato affrontato dal candidato al Senato Patrik Vesan: «Quando si fa politica dobbiamo sempre sforzarci di chiederci: dove sarà la Valle d’Aosta fra 15 anni o 20 anni? È anche per questo motivo che la proroga delle concessioni idroelettriche e poi la revisione della relativa normativa è per noi una battaglia fondamentale. La vera questione di sicurezza nazionale, sapete qual è? E’ la questione energetica. Non l’immigrazione, come hanno voluto farci credere.

E la questione energetica è un problema di sicurezza valdostana, la sicurezza dei nostri territori e del nostro benessere. Ed è legata anche alla questione degli attuali squilibri mondiali. Spieghiamolo bene a quelli che mettevano fino a ieri le magliette di Putin o a qualche leader stanco che si vantava dei suoi festini eleganti in qualche dacia della Crimea, cioè nelle residenze del Presidente russo, mentre a Mosca si uccidevano inermi oppositori e giornalisti scomodi. Nella gestione delle nostre acque per la produzione di energia pulita, c’è anche il nostro futuro».

Un futuro che richiede «una politica strutturale e articolata, non solo della politica dei Bonus occasionali» ha sottolineato il candidato alla Camera dei Deputati Franco Manes, sindaco di Doues.

«Il nostro programma è chiaro: contrastare il caro vita ed il caro energia e lo faremo impegnandoci ai più alti livelli, creando reti e contatti, immaginando percorsi innovativi come le zone franche montane. Garantire le specificità e la tutela dei nostri valori intellettuali e identitari, proteggendo sempre i valori fondatori del nostro Statuto Speciale; garantire la chiusura positiva di importanti dossier: come ad esempio il rinnovo delle concessioni idroelettriche, l'adeguamento previdenziale del corpo regionale dei Vigili del Fuoco volontari e dei nostri Forestali. Monitorare e seguire le questioni nazionali e internazionali sui principali canali di comunicazione veicolari locali; sostenere e vigilare l'evoluzione delle normative nazionali in materia dell'industria siderurgica e manifatturiera in genere; monitorare e seguire eventuali modificazioni future a livello nazionale ed europeo che potranno incidere sulle nostre attività specifiche come ad esempio Cva, Casinò e altro; monitorare, vigilare e promuovere politiche virtuose sulla transizione ecologica, sul cambiamento climatico, sulle nuove sfide che interesseranno settori strategici come l'agricoltura di montagna, il turismo declinato in tutte le sue forme, gli impianti a fune, le attività imprenditoriali e artigiane tutte, le nostre imprese del settore edilizio e dei servizi, la sanità di prossimità e territoriale». «Senza dimenticare i giovani, le famiglie, gli anziani, la scuola, la cultura, tutta la nostra società valdostana. La montagna è vita!» ha concluso Franco Manes. In chiusura dell’evento un video a firma degli oltre 100 giovani che hanno sostenuto la campagna elettorale della lista Vallée d’Aoste: «Patrik Vesan e Franco Manes sono anche la nostra voce».

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