«Saranno saldi da dimenticare»
La corsa ai saldi dell'estate 2022 l'ha aperta la Sicilia il primo di luglio, seguita il giorno dopo - sabato 2 - da Valle d'Aosta, Lombardia, Calabria, Campania e Sardegna. Sessanta giorni dunque di vendite superscontate da scegliere nell'arco di 3 mesi, luglio, agosto e settembre. Saldi attesi certamente per togliere da un’apnea ormai costante attività flagellate da crisi, pandemia, caro bollette e una guerra che proietta molte ombre sul futuro. Quali aspettative vi sono tra gli addetti ai lavori? «Come sempre abbiamo notizie un po' discordanti - ammette Graziano Dominidiato, presidente Ascom Confcommercio Valle d'Aosta -, nel senso che tutti ci aspettavamo una partenza a razzo dei saldi però questo pare che non sia avvenuto, o perlomeno, non per tutte le zone o tipologie di attività interessate in questo momento ai saldi. Il periodo che stiamo vivendo è ricco di incertezze, covid prima, conflitto in Ucraina adesso per non parlare dei costi di gas ed energia, ai quali si aggiunge anche l'aumento del costo delle materie prime. Detto questo - continua Graziano Dominidiato -, penso che quello dei saldi resti un periodo interessante commercialmente parlando, però temo una disponibilità economica ridotta da parte dei clienti per i costi in più che ogni famiglia dovrà sostenere».
«L'inflazione continua a crescere e porterà problemi anche nel prossimo futuro, - ancora Dominidiato - quindi gli esercenti che stanno facendo tutto il possibile per mantenere i nervi saldi da una parte e i piedi per terra dall'altra per mantenere i prezzi equilibrati, sicuramente non saranno entusiasti di questo periodo di saldi. Vediamo come andrà con l'arrivo dei turisti, però anche loro non avranno tanta più disponibilità dei nostri concittadini essendo il problema di carattere generale. Temo che saranno saldi da dimenticare».
Dati, cifre? «E' prematuro, le vendite con gli sconti sono partite in questi giorni però già le prime indicazioni sono di un investimento da parte dei clienti di una cifra da spendere molto inferiore a quella impegnata nell'anno passato pur venendo da un periodo intenso di pandemia con chiusure e altre limitazioni».
Quest'anno nelle località turistiche soliti mugugni per il via alle vendite scontate nel pieno della stagione? «Proprio grazie alla possibilità di poter scegliere i 60 giorni di vendite ribassate nell'arco di 3 mesi, so che a Breuil-Cervinia, Courmayeur, Cogne, Saint-Vincent, Champoluc e Gressoney, diverse attività commerciali non hanno aderito subito ai saldi e devo dire giustamente. Molti partiranno la settimana prima di agosto».
E' dunque sparita l'euforia della corsa ai saldi di un tempo? «Credo che sia finita la disponibilità economica della gente, - conclude Graziano Dominidiato - vi è molta più attenzione nello spendere mettendo magari in “stand by” la cifra inizialmente destinata agli acquisti per poi pagare energia, carburante e gas».
Roberto Guscelli