Sandra Casale Brunet, maestra e donna libera L’ultimo saluto della comunità di St-Christophe

Bizzarra e dolce, simpatica con un sorriso per tutti, paladina della libertà, fiera dei valori della sua Celine che adorava, affettuosa con i bambini che ha seguito come maestra prima alla “Gianni Rodari” di Aosta e poi alla materna di Gressan. Questa era Sandra Casale Brunet che la comunità di Saint-Christophe e gli amici hanno accompagnato all'ultima dimora mercoledì scorso, 4 maggio. Tutti a stringersi intorno alla figlia ventenne Celine, all'ex marito Cesare Grappein, al fratello Claudio e alla sorella Carla. Sandra avrebbe compiuto 50 anni domenica 24 aprile e proprio il giorno prima - sabato - il suo cuore è andato in tilt, quando in mattinata Claudio l'ha prima incontrata e pochi minuti dopo ritrovata accasciata e piegata su sè stessa davanti all'albergo e ristorante di famiglia, le ha prestato i primi soccorsi e poi la corsa in ospedale dove è rimasta in coma per una settimana prima di raggiungere papà Fulvio e mamma Mafalda, scomparsi da 4 e 5 anni. Da tempo sofferente al ginocchio destro, operato 1 anno fa a Parma, Sandra Casale Brunet era ritornata dal suo "nido" all'ingresso di Aosta nella casa di famiglia, a fianco del fratello Claudio, a Saint-Christophe, ed era felice di potersi sottoporre mercoledì 27 nella clinica di Saint-Pierre a un nuovo intervento chirurgico nelle mani di uno specialista come il dottor Marco Patacchini per la “revisione della protesi del ginocchio destro” così da cancellare i dolori degli ultimi tempi, dopo avere superato senza problemi o segnali negativi tutti gli esami preparativi all'operazione. Purtroppo il suo cuore di donna dallo spirito libero come una farfalla si è fermato prima e la comunità di Saint-Christophe ha perso la sua dolce maestrina bionda, che ha voluto ricordarsi degli altri con la donazione degli organi.