Samuela Comola: “Ho cambiato marcia”. Didier Bionaz: “Mi aspettavo di più” Per il biathlon valdostano è tempo di bilanci al termine di un inverno positivo

Finita la stagione con i Campionati Italiani Assoluti è ora tempo di bilanci per il biathlon valdostano che ha vissuto un inverno sicuramente positivo. La nota più felice è rappresentata dalla crescita di Samuela Comola, migliorata a vista d’occhio con il passare delle competizioni tanto da diventare la quarta biathleta italiana alle spalle di Dorothea Wierer e Lisa Vittozzi, ma a contatto con Federica Sanfilippo. «Il quadro è indubbiamente positivo, - sottolinea Samuela Comola - sono contenta di avere cambiato marcia rispetto alle scorse stagioni e questa consapevolezza è una grande motivazione per fare ancora meglio il prossimo inverno. Il mio non è un traguardo, ma un punto di partenza. La gara che mi ha stupito maggiormente per la prestazione che sono riuscita a concretizzare è stata la staffetta olimpica, poi sicuramente porterò sempre nel cuore è il podio di Kontiolathi, anche se ad essere sincera non ero troppo soddisfatta di me stessa. Nel 2022/2023 vorrei confermarmi, innanzitutto gareggiando tutta la stagione in Coppa del Mondo, cercando di entrare con costanza in zona punti.»

È stato protagonista di un buon inverno pure Didier Bionaz: rimasto stabilmente nel circuito di Coppa del Mondo, se si esclude la tappa di Annecy-Le Grand Bornand di fine dicembre quando fu mandato in Ibu Cup per riacquistare fiducia, tanto da partecipare successivamente ai Giochi Olimpici di Pechino. L’atleta del 2000 di Bionaz, però, è sembrato in leggero calo rispetto alla scorsa stagione, quando ottenne dei piazzamenti di rilievo con il picco del 13esimo posto nell’Individuale di Anterselva, che rimane il suo miglior risultato in carriera. «Non sono molto soddisfatto della mia annata, sicuramente mi aspettavo di più. Certi obiettivi - conferma Didier Bionaz - li ho raggiunti, come ad esempio la convocazione olimpica, ma a livello di risultati ambivo a qualcosa di meglio. La competizione che ricordo più volentieri è l’inseguimento finlandese di Kontiolathi, con la buona prova al tiro con 2 serie pulite e rapide che cercavo da tempo, inoltre, sugli sci ho gestito bene lo sforzo recuperando molte posizioni dopo una sprint deludente. In vista della prossima stagione ho già tanta voglia di lavorare per migliorare ancora. Sulle prospettive di allenamento bisogna ancora capire chi comporrà il nuovo staff tecnico, comunque in ogni caso punto a progredire nella velocità e nella precisione al tiro».

Tra le note di rilievo della stagione appena conclusa sono certamente la vittoria di Michela Carrara di Morgex a Lenzerheide in Ibu Cup, che l’ha rilanciata dopo un inverno complicato, ed i progressi di Beatrice Trabucchi di Brusson che ha fatto vedere grandi cose sia agli Europei tedeschi di Arber, entrando costantemente nelle migliori 10, che ai Mondiali Juniores statunitensi di Soldier Hollow dove ha conquistato uno storico oro con la staffetta femminile.

Per quanto riguarda i più giovani le cose migliori le hanno fatte vedere Martina Trabucchi, che ha conquistato numerosi titoli italiani ed è stata capace di entrare nelle 10 in Ibu Cup con il nono posto della sprint di Lenzerheide, e Laura Sciarpa che si è aggiudicata la Coppa Italia delle Juniores. Al maschile, 2 nomi su tutti: Nicolò Betemps, argento nell’individuale agli Europei Giovani di Pokljuka in Slovenia e bronzo nella staffetta ai Mondiali Juniores negli Stati Uniti, e Iacopo Leonesio, bronzo nella sprint di Pokjuka e splendido argento dopo un’ottima frazione nella staffetta iridata juniores di Soldier Hollow.

In conclusione, il biathlon valdostano dopo l’inverno 2021/2022 gode di una buona salute con 2 atleti stabilmente nel gruppo azzurro di Coppa del Mondo ed altri molto promettente, che puntano a raggiungere il massimo circuito in tempi che speriamo brevi.