Salvarono ebrei dai nazisti: monsignor Alliod e il dottor Salico ora sono Giusti tra le Nazioni

Salvarono ebrei dai nazisti: monsignor Alliod e il dottor Salico ora sono Giusti tra le Nazioni
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La cerimonia per l’attribuzione della più alta onorificenza civile dello Stato d’Israele, quella di Giusto tra le Nazioni, si è svolta la mattina di mercoledì scorso, 20 settembre, nel Centro Congressi comunale di Saint-Vincent. I cittadini italiani riconosciuti con il titolo di Giusto tra le Nazioni dallo Yad Vashem di Gerusalemme sono circa 700. Adesso all'elenco si sono aggiunti anche i nomi di Osvaldo Salico e monsignor Louis François Alliod.

Le vicende ricordate durante la cerimonia riguardano il salvataggio della famiglia Elsberg e altri ebrei da parte del dottor Osvaldo Salico e di monsignor Louis François Alliod.

È per questi fatti che lo Yad Vashem ha riconosciuto a Osvaldo Salico e a monsignor Louis François Alliod il titolo di Giusto fra le Nazioni. Mettendo a rischio la propria vita, infatti, Osvaldo Salico e monsignor Louis François Alliod si opposero alle politiche nazifasciste e, senza mai ricevere un compenso, garantirono la salvezza di della famiglia Elsberg e altri ebrei.

A rievocare i fatti storici sono stati l’ambasciatore di Israele in Italia Alon Bar- che ha consegnato le medaglie e gli attestati ai familiari, ovvero Paola Alliod, nipote di monsignor Alliod, e i figli di Osvaldo Salico Piergiorgio e Gianilo -, il sindaco di Saint-Vincent Francesco Favre, il vescovo di Aosta Franco Lovignana e il presidente della Regione Renzo Testolin. Nel settembre 1943, una famiglia di ebrei tedeschi, Karl Elsberg con moglie e figlio, arrivò a Saint-Vincent, in fuga dalla Germania nazista. Era ricercata dai tedeschi, che volevano deportarla nei campi di concentramento. Osvaldo Salico, un medico generico della zona, si prodigò per salvala, rischiando la propria vita. Visitò la famiglia ogni 3 mesi, rilasciando falsi certificati medici che attestavano la loro incapacità di viaggiare. Grazie al suo intervento, la famiglia Elsberg riuscì a sopravvivere alla guerra. Nel frattempo, gli Elsberg si rifugiarono in un edificio semi abbandonato a Saint-Vincent. Il dottor Osvaldo Salico era a conoscenza della loro presenza e li visitava regolarmente, fornendo assistenza e conforto. Nel 1944, il comando tedesco locale arrestò il dottor Osvaldo Salico, il farmacista Augusto Stevenin e il pretedon Louis François Alliod, accusandoli di aver aiutato gli ebrei. I 3 furono rilasciati dopo che i partigiani restituirono le armi che avevano rubato ai depositi tedeschi. La guerra finì il 28 aprile 1945. La famiglia Elsberg rimase a Saint-Vincent fino al luglio 1946, quando salpò per gli Stati Uniti d'America.

Grazie alla testimonianza di Rosa Azriel Levi, nata in Jugoslavia, è emerso che altre 2 persone erano coinvolte nel salvataggio degli ebrei a Saint-Vincent oltre a Salico. In una lettera del 1963 all'autorità locale, Rosa Azriel Levi sottolinea di aver ricevuto aiuto da varie persone del posto, trovando rifugio nell’appartamento del farmacista Augusto Stevenin. Questo avvenne da dicembre 1941 fino al suo trasferimento al campo di Ferramonti, in provincia di Cosenza, nel 1943. Un'altra figura di primp piano è don Louis François Alliod. Quando Rosa Azriel Levi lasciò Saint-Vincent insieme al marito, la sua anziana madre Natalia rimase nella cittadina e il prete Alliod le procurò un rifugio all'interno della chiesa. Nell'ottobre del 1944 morì e fu sepolta in un cimitero locale.

L’ambasciatore Alon Bar ha sottolineato che «Come tutti i Giusti fra le Nazioni, monsignor Louis François Alliod e il dottor Osvaldo Salico capirono che di fronte all’odio e all’indifferenza, non si può rimanere in silenzio e voltare la testa dall’altra parte». Il sindaco di Saint-Vincent Francesco Favre ha aggiunto che «Giornate come queste ci ricordano che dopo l'apparente normalità si celano eccezionali gesti di altruismo. Oggi, grazie al meticoloso lavoro di ricerca di Piergiorgio Crétier, possiamo onorare 2 nostri compaesani». Durante la cerimonia è stata scoperta una targa a loro dedicata che sarà posta in piazza Cavalieri di Vittorio Veneto, vicino al monumento ai Caduti. Il vescovo di Aosta Franco Lovignana ha dichiarato che «Considero di grande importanza questa cerimonia perché la memoria del bene compiuto non vada perduta e diventi invece monito eloquente per il presente e il futuro». Il presidente della Regione Renzo Testolin ha ricordato che «Con monsignor Louis François Alliod e il dottor Osvaldo Salico diventano 5 i valdostani a cui è stato conferito dallo Stato di Israele il titolo di Giusto tra le Nazioni. Si aggiungono a don Cirillo Perron, parroco di Courmayeur, e a Ercole e Gina Piana di Bard. Valdostani di cui essere fieri. Nel caso di monsignor Alliod e del dottor Salico per il coraggio e la generosità con cui hanno interpretato rispettivamente la vocazione sacerdotale e la professione medica, considerandole una missione al servizio dei bisognosi e, in particolare, di coloro che, in quegli anni bui, hanno vissuto nel terrore e nel pericolo a causa del loro essere ebrei».

La cerimonia di consegna degli attestati di Giusti tra le Nazioni che si è svolta mercoledì scorso nel Centro Congressi comunale di Saint-Vincent e, a destra dall’alto, il dottor Osvaldo Salico e monsignor Louis François Alliod

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