“Salix”, un’iniziativa originale per riscoprire il contatto con la natura
Venerdì scorso, 14 maggio, è stata una giornata particolare soprattutto per tanti bambini delle scuole elementari di Plan Felinaz e Capoluogo di Charvensod e per “Salix”. Quest’ultimo è un albero con una storia curiosa e istruttiva che viveva tra via Sorio e via Castelfidardo a Padova, ed il cui nome gli era stato affettuosamente assegnato dai cittadini abituati a vederlo da anni. «Durante un fortunale che si era abbattuto sulla nostra città nel 2018 una branca di Salix si era spezzata. Fu deciso allora, senza perizie tecniche, di trasformarlo in una scultura vivente in quanto ritenuto ormai troppo pericoloso. Salix fu quindi completamente decimato tramite una drastica capitozzatura, gli fu apposto poi un cartello che ne dichiarava la morte e che annunciava il suo futuro destino. - racconta Michela Campigli, medico veterinario della Clinica “San Marco” di Padova - Divenne quindi ad opera di artisti una statua lignea ma già nel febbraio del 2019 ci si accorse che nonostante tutto questo salice contorto era ben vivo e deciso a rimanere tale visti gli evidenti ricacci che in qualche mese si trasformarono in vigorose fronde. Molti cittadini allora si indignarono ma quegli artisti durante quell’estate decisero di tagliargli tutte le nuove fronde che furono gettate in un cassonetto. Da mesi io personalmente seguivo questa vicenda in quanto ritengo che trasformare alberi vivi in sculture sia diseducativo. Così recuperai le stesse per farne nuove talee da regalare ad altri Comuni italiani disponibili ad ospitare questi salici». Nasceva quindi “Salix in mente”, una organizzazione di tutela ambientale con tanto di omonima pagina su Facebook. Michela Campigli contatta allora dei colleghi di altre regioni e per la Valle d’Aosta Michel Mottini della “Clinica Mont Emilius” e residente a Charvensod. Quest’ultimo fa da tramite con l’Amministrazione comunale che aderisce a questa iniziativa la quale concretamente si è conclusa - grazie anche alla collaborazione delle insegnanti delle scuole locali e l’entusiasta partecipazione dei loro piccoli studenti - lo scorso venerdì mattina alla presenza di Michela Campigli e di due Assessori comunali. «A questo progetto abbiamo invitato i bambini delle prime 3 classi affinché anche negli anni successivi potessero seguire la crescita e lo sviluppo di questo salice contorto - evidenzia Francesca Lucianaz, assessore alle Politiche sociali, Istruzione e Salute - è stata una bellissima giornata ed una occasione per questi ultimi di fare finalmente una lezione all’aperto, tenuto conto che sono stati molto penalizzati in questi mesi». «L’Amministrazione comunale di Charvensod è sempre attenta a queste iniziative ed ha individuato vicino ad un vecchio mayen in località Raffort, il posto adatto per mettere a dimora questo albero, un ambiente suggestivo da dove prende inizio anche parte del nostro acquedotto. - conclude Patrick Ronzani, assessore all’Ambiente, Agricoltura e Territorio - Per i bambini è stata un’occasione per vivere la natura dopo mesi di chiusure forzate. Noi siamo sempre soddisfatti quando abbiamo le possibilità di fare conoscere meglio ai più giovani il territorio di Charvensod». In ultimo anche AlbeRonnolo, interpretato da Ronni Bessi, ha voluto dare il benvenuto a Salix ed abbracciarlo tra il divertimento generale.