Saldi, ad Aosta partenza a rilento degli sconti «Aspettiamo i turisti», commercianti fiduciosi

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Giovedì scorso, 6 luglio è iniziata la stagione dei saldi, che quest'anno vede rispettare la data di partenza in tutte le regioni italiane mentre il termine, fissato per il 31 agosto, potrà slittare ai primi giorni di settembre in alcune regioni. Saldi attesi come sempre, anche se come riporta uno studio elaborato da Federconsumatori, solo il 38,2 per cento delle famiglie farà acquisti con una spesa media di 149 euro, grazie al risparmio da spese non fatte nei mesi precedenti. Saldi con novità importanti quest'anno, con una nuova legge sulla chiarezza del prezzo e della percentuale di sconto applicata. Ma quali sono le prospettive del periodo degli sconti nella nostra regione? «Noi crediamo fortemente ai saldi, - afferma Graziano Dominidiato, presidente Ascom Confcommercio VdA - sperando che dall'altra parte ci sia una volontà di spesa come si è registrato negli anni precedenti. E' chiaro che le difficoltà di carattere generale, e alludo all'aumento del costo della vita, non daranno grosse possibilità alle famiglie. Io spero che la voglia di nuovo e di novità possa smentire tutto questo e che il settore del commercio possa tirare un sospiro di sollievo visto il momento di grande sofferenza dovuto alle ferite dei 2 anni precedenti». Per Ermanno Bonomi, presidente Ascom cittadino, la riuscita dei saldi dipenderà dal flusso turistico. «Perché se il turista c'è, gli affari sono buoni. Posso affermare comunque che da dopo il Covid siamo in crescita e il turismo invernale anche qui ad Aosta ha portato buoni risultati. Questi saldi arrivano dopo una stagione positiva che speriamo di continuare». E sulle nuove regolamentazioni dei prezzi? «Il Governo ha fissato dei paletti che sicuramente daranno chiarezza e tranquillità al consumatore. E’ fuori dubbio l'onestà della maggior parte della categoria, però qualcuno magari poteva approfittare di questo momento, cosa che oggi invece diventa molto più difficile». Franco Napoli è al vertice di FederModa Valle d'Aosta e parla di una partenza lenta rispetto all'anno scorso. «Bisogna tener conto che è avvenuta a metà settimana quindi c'era da aspettarselo. Manca un po' il turismo e questo pesa sui risultati perché è il turista che fa la differenza». Gli aumenti avvenuti in tutti i settori influiranno negativamente? «Quello dell’abbigliamento in realtà è un comparto che ha tenuto i prezzi calmierati, nonostante l'aumento dei trasporti e delle materie prime, e pur non sapendo a cosa andremo incontro nei prossimi anni». C'era bisogno di mettere nuove regole ai saldi? «Per me no. - conclude Franco Napoli - I furbacchioni si confrontano con una clientela che si è evoluta. Oggi vai in un negozio e sai se ti prendono in giro o no. Al di là di questo posso assicurare che in una realtà piccola come la nostra non vedo grandi furberie, anche perché se un commerciante è così stupido da non aver attenzione per i propri clienti, non sa fare per niente il suo mestiere».

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