Saison Culturelle: “Vi racconto... La vedova allegra” Al Teatro Splendor martedì 9 va in scena l’operetta

Saison Culturelle: “Vi racconto... La vedova allegra” Al Teatro Splendor martedì 9 va in scena l’operetta
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Nell’ambito della Saison Culturelle, martedì prossimo, 9 gennaio, alle 20.30, al Teatro Splendor di Aosta, l’Associazione internazionale dell’Operetta FVG di Trieste metterà in scena “Vi racconto... La vedova allegra” di e con Andrea Binetti, musiche di Franz Lehár. A 118 anni dal suo lontano debutto avvenuto al Theater An der Wien di Vienna nel 1905, il racconto in forma di concerto-scenico dell’Operetta più famosa al mondo, che ruota attorno la vicenda amorosa della ricca ereditiera Hanna Glawary e del suo eterno spasimante, il conte Dànilo Danilowitsch.

Una storia romantica e non priva di momenti umoristici suggellata dalla straordinaria musica del grande maestro Franz Lehár. L’allestimento proposto vede in scena i personaggi principali dell’operetta, che condurranno il pubblico all’interno della trama: siamo all’Ambasciata del Pontevedro a Parigi per festeggiare il compleanno del sovrano. Il Paese balcanico versa in gravi difficoltà economiche e tutti attendono l’arrivo della ricca vedova Glavary, per ristabilire le sorti della finanza. Nella festa si evidenziando vizi e virtù dei cortigiani, che rispecchiano la decadenza del mondo aristocratico. Tutti sono disposti a qualunque compromesso pur di ottenere vantaggi dalla ricca ereditiera. Intrighi di coppie, la Parigi notturna, donnine allegre, altre frivole e uomini babbei, un’umanità che alla fin fine diverte. Il tutto bagnato dallo champagne e ravvivato dallo scoppiettante can can. Lieto fine scontato.

“Il valore terapeutico della scrittura”: incontro con Matteo B. Bianchi

Venerdì prossimo, 12 gennaio, alle 18, al Teatro Splendor di Aosta, nell’ambito della Sezione Littérature della Saison Culturelle, sarà la volta dell’incontro con lo scrittore Matteo Matteo Bianchi - sul tema “Il valore terapeutico della scrittura” condotto dall’autrice e critica letteraria Laura Marzi. La scrittura ha, come risaputo, poteri terapeutici: confidare alla pagina le proprie angosce e paure può aiutare chiunque ad averne una visione più lucida, a conoscersi meglio e ad affrontarle allora con maggiore consapevolezza.

Il libro di Matteo Bianchi “La vita di chi resta” (Mondadori, 2023) sembra rispondere a questa necessità, quella di raccontare un lutto infinito, il dolore inconsolabile di chi sopravvive al suicidio di un familiare o di una persona amata, ma Matteo Bianchi scrive questo romanzo presentato al premio Strega 2023 da Paolo Cognetti come atto di responsabilità nei confronti di chi come lui ha vissuto l’esperienza di restare in vita. Matteo Bianchi è uno scrittore e autore televisivo dedito alla letteratura fin da ragazzo. Nel suo ultimo romanzo affronta una storia autobiografica: dopo venticinque anni racconta il suicidio del suo compagno, che si è tolto la vita alla fine della loro relazione, nella casa che i due condividevano. A partire dall’evidenza che il suicidio è un tabù, e non solo in Italia, e che non esiste una presa in cura per chi resta in vita, Matteo Bianchi decide di scrivere un libro per testimoniare il dolore e offrire un appiglio a chi ogni giorno sopravvive alla tragedia

I film al Cinéma Théâtre de la Ville: “Passages” e “Kafka a Teheran”

Al Cinéma Théâtre de la Ville di Aosta martedì 9 gennaio, alle 15.30 e alle 21, e mercoledì 10 gennaio, alle 18, verrà proiettato il film in versione originale sottotitolata - vietato ai minori di 14 anni - “Passages” di Ira Sachs con Franz Rogowski, Ben Whishaw e Adèle Exarchopoulos (Francia 2023 - 91 minuti). La trama: dopo aver completato il suo ultimo film, il regista Tomas inizia in maniera impulsiva un'intensa relazione con una giovane insegnante, Agathe. Per Tomas, la novità di stare con una donna è un'esperienza eccitante che desidera approfondire, nonostante il suo matrimonio con Martin. Quando anche Martin inizierà ad avere una relazione extraconiugale, Tomas torna a rivolgere le sue attenzioni verso il marito. Un diario in cui i “passaggi” del titolo alludono all'incapacità del protagonista di scegliere, fluttuando da una relazione all'altra.

A conclusione della proiezione di mercoledì 10 gennaio delle 18, ci sarà l'incontro in sala con Arcigay Valle d'Aosta Queer VdA moderato da Alexine Dayné, direttrice artistica della Saison sezione Cinéma.

Martedì 9 gennaio, alle 18, e mercoledì 10 gennaio, alle 15.30 e alle 21, sarà la volta di “Kafka a Teheran” di Ali Asgari e Alireza Khatami con Gohar Kheirandish, Majid Saleh e Sadaf Asgari (Iran 2023 - 77 minuti). Nove storie di vita quotidiana a Teheran: persone comuni di vari ceti sociali si muovono tra vincoli culturali, religiosi e istituzionali, imposti loro da diverse autorità, che vanno dagli insegnanti ai burocrati in un Iran contemporaneo. Attraverso la chiave dell’umorismo, i due registi aprono diverse finestre suTeheran, mostrando la pervasività e il controllo del regime, anche nelle situazioni più assurde.

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