Saison Culturelle, doppio appuntamento teatrale “Il Figlio” e “Sonia e Alfredo, un posto dove stare”
Nell’ambito della Saison Culturelle, venerdì prossimo, 16 febbraio, alle 20.30, al Teatro Splendor di Aosta, andrà in scena “Il Figlio” sotto la regia di Piero Maccarinelli e con Cesare Bocci, Galatea Ranzi, Giulio Pranno e Marta Gastini. Il testo di Florian Zeller fa parte di una trilogia Il Padre, La Madre, Il Figlio, testi non collegati fra loro se non dal numero dei personaggi - 6 - e dalle implicazioni umane e sociali. Mentre nel Padre venivano analizzati i rapporti degli altri in rapporto all’Alzheimer, qui Florian Zeller affronta il tema delle incomprensioni generazionali all’interno del nucleo familiare. Nicola frequenta l’ultima classe del liceo e vive a casa della madre Anna. Suo padre Piero ha appena avuto un altro figlio con la sua nuova compagna Sofia. Anna informa il padre che Nicola da 3 mesi non ha più frequentato il liceo e secondo lei ha una depressione adolescenziale. Piero ne parla con Nicola che esprime il desiderio di andare a vivere da lui e Sofia. Piero a quel punto decide di cambiare la scuola a Nicola e si da da fare per quanto può per ridare a Nicola il gusto di vivere. Da qui si dipana una trama che è semplice ma non lo è il tessuto di emozioni, la voglia di svelare quel che spesso, troppo spesso, si nasconde. Sono le prime scene di un testo capace di conquistare grazie non solo alla bellezza del linguaggio ma alla capacità di introspezione, ai rimandi fra un personaggio e l’altro, al manifestarsi delle loro debolezze, delle loro incapacità di capire se stessi e gli altri. La vita in tutte le sue sfaccettature per piantare uno specchio nel cuore a tutti i genitori di un figlio adolescente.
Invece sabato 17 febbraio, alle 17, al Teatro Splendor di Aosta, è in programma lo spettacolo teatrale “Sonia e Alfredo, un posto dove stare”, ideato per i bambini ma capace di catturare anche gli adulti.
Si tratta di un’incantevole pièce di “Teatro Gioco Vita”, profondo e toccante, tratto dai libri “Va-t’en, Alfred!” e “T’es là, Alfred?” di Catherine Pineur che si anima attraverso la magica arte del teatro d'ombre.
Sul palco, due attori/animatori - Deniz Azhar Azari e Tiziano Ferrari - danno vita alla storia di Sonia e Alfredo, attraverso un linguaggio essenziale e figure evocative, interpretando con delicata intensità temi come l'amicizia, la solidarietà, l’accoglienza e il coraggio di esplorare l'ignoto.
Alfredo è un personaggio misterioso alla ricerca di un luogo da chiamare casa, e Sonia vive isolata in una casa nel bosco, circondata da tutto ciò che le serve. La loro amicizia nasce da un semplice gesto di accoglienza, evolvendosi in un legame significativo che cambierà le loro vite.
“Sonia e Alfredo, un posto dove stare” è un'esperienza teatrale unica, che mostra come anche i gesti più semplici possano creare legami profondi e duraturi, una celebrazione della forza dell'amicizia e della capacità di estendere la mano verso chi è in cerca di un luogo sicuro. Le prevendite sono disponibili online sul nuovo sito della Saison Culturelle: saisonculturellevda.it. Lo spettacolo è fuori abbonamento. Biglietto unico 10 euro.
Infine per la Sezione Cinema della Saison Culturelle, al Cinéma Théâtre de la Ville di Aosta martedì 13 febbraio, alle 15.30 e alle 21, e mercoledì 14 febbraio, alle 18, verrà proiettato “Foglie al vento di Aki Kaurismäki” con Alma Pöysti, Jussi Vatanen e Janne Hyytiäinen (Finlandia 2023 - 81 minuti). La trama è la seguente: due persone sole si incontrano per caso una notte a Helsinki. È l’ultima occasione per trovare il primo e unico amore della loro vita. Il percorso è però intralciato dall’alcolismo di lui, dai numeri di telefono persi e dalla tendenza generale della vita a porre ostacoli a chi cerca la propria felicità.
Martedì 13 febbraio, alle 18, e mercoledì 14 febbraio, alle 15.30 e alle 21, sarà la volta di “L’imprevedibile viaggio di Harold Fry” di Hettie MacDonald con Jim Broadbent, Penelope Wilton e Monika Gossmann (Gran Bretagna 2023 - 102 minuti). Harold ha trascorso la sua intera vita vivendo ai margini. Vive a Kingsbridge insieme alla moglie Maureen, sebbene il loro matrimonio sia ormai così tranquillo da sembrare caduto nella monotonia. Un giorno, Harold scopre che una sua amica Queenie Hennessy è molto malata e decide di andare a trovarla. Il film è il racconto di una guarigione e dell'elaborazione di un lutto, la cronaca di una rinascita, la storia di un amore guastato dal dolore, una metafora dell'odierna Gran Bretagna.