Saint-Vincent, scontro sulla chiusura dell’ex Ipr “Presto un incontro con l’Assessore regionale”
«Non fa mai piacere quando viene chiuso un servizio sul territorio, ma riteniamo essenziale un confronto con la Giunta regionale per capire motivazioni e alternative offerte. Bocciare la mozione della minoranza non significa che siamo d’accordo con la chiusura della scuola secondaria di secondo grado a indirizzo turistico. Riteniamo solo che i modi debbano essere diversi. Infatti abbiamo già organizzato l’incontro con la Regione, siamo solo in attesa di una data». Così si esprime il sindaco di Saint-Vincent Francesco Favre sulla questione dell’ex Ipr, oggetto di discussione durante l’ultimo Consiglio comunale dell’anno, che si è tenuto martedì scorso, 28 dicembre. «Non siamo contenti che ci tolgano le scuole - ha detto il primo cittadino - ma ci rendiamo conto che il calo demografico imponga scelte in tal senso. Già in precedenza la scuola doveva essere chiusa perché non aveva i numeri che ne consentissero la sopravvivenza. La decisione era stata solo rinviata per via della pandemia. Ho chiesto un incontro con l’assessore Luciano Caveri. Prima di indignarsi, occorre conoscere le ragioni delle scelte, verificare i margini di manovra e sapere la destinazione dell'edificio». Francesco Favre ha chiesto il ritiro della mozione e ha invitato la minoranza a partecipare all’incontro in questione, ma quest’ultima si è opposta al ritiro. La consigliera Carmen Jacquemet, a nome dell’opposizione, ha ricordato che la formazione turistico-alberghiera è nata a Saint-Vincent e che quella è stata una scuola di altissimo livello. «Chiediamo un segnale forte e coeso, un atto formale contro la decisione della Giunta regionale. - ha dichiarato - Otto anni fa, quando il liceo scientifico fu nella stessa situazione, l’intero Consiglio votò a favore della mozione della minoranza. Sarebbe una grave perdita accettata in modo passivo dalla maggioranza, che dimostra una volta di più una grande immobilità per incapacità o superficialità». La consigliera Giacinta Merlin ha espresso la propria delusione per il trasferimento a Verrès di tante attività storicamente dislocate a Saint-Vincent. La vicesindaco Maura Susanna ha ribadito che l’incontro con l’Assessore sarà la sede idonea per questa discussione.
“Col de Joux, vogliamo riaprire gli impianti per il 2022/2023”
Prendendo spunto dal prestito dei cannoni da neve al Comune di Gressoney-Saint-Jean, il consigliere Erik Camos ha chiesto un aggiornamento sulla situazione del Col de Joux dove, per il secondo anno consecutivo, non vengono aperti gli impianti di risalita. L’assessore Alex Sabolo ha risposto che i cannoni sono stati prestati perché inutilizzati, visto che il gestore del parco giochi ne ha altri due a disposizione per le sue eventuali necessità. «Le intenzioni della nostra Amministrazione rispetto al Col de Joux sono chiare. - ha aggiunto - Pensiamo di riuscire a ottenere la riapertura degli impianti per la stagione invernale 2022/23. Stiamo cercando l’appoggio della Regione per effettuare la necessaria revisione. Tutto ciò che si poteva è stato ritirato all’interno dell’unico magazzino a disposizione. Attualmente il Comune non sostiene costi per il mantenimento di queste attrezzature». Erik Camos si è detto basito per l’impossibilità di stoccare tutto il materiale al riparo dalle intemperie. Ha chiesto di investire i tecnici della responsabilità di individuare strutture idonee e di destinare allo scopo le risorse necessarie.
I castagni di Moron
Sul taglio dei castagni nelle vicinanze della chiesa di Moron, il sindaco Francesco Favre ha precisato che i castagni non monumentali sono stati sostituiti da un abete. Sono stati spesi circa 1.800 euro. Ha aggiunto che i contatti con gli abitanti sono stati informali. Il legno risultante è stato consegnato all’associazione Les Amis de nos Villages per essere utilizzato come legna da ardere.
I fondi del Pnrr
Si è tornati a parlare di utilizzo dei fondi del Pnrr. La consigliera Carmen Jacquemet ha chiesto se siano stati presentati o siano allo studio progetti per l’utilizzo sul territorio di parte di queste importanti risorse. Il sindaco Francesco Favre ha risposto che, a dicembre, a livello ministeriale, sono stati attivati alcuni bandi - per le scuole e le relative palestre, l’efficientamento energetico dei cinema e la riqualificazione dei borghi storici. Sono in corso le valutazioni per definire a quali missioni si vorrà partecipare. Le scadenze sono fissate fra febbraio e marzo e prevedono la presentazione di schede di fattibilità, rinviando la progettazione a una fase successiva. Sono molti i progetti allo studio da parte del Comune e si verificherà la possibilità di farli rientrare nei bandi ministeriali successivi. Carmen Jacquemet ha chiesto che si individuino idee vincenti, allo scopo di ottenere un posizionamento nelle graduatorie tale da garantire i finanziamenti.
La gestione del cinema
Parlando della manifestazione di interesse per l’affidamento della gestione del cinema, il consigliere Erik Camos ha criticato la modalità della procedura e affermato che avrebbe ritenuto più opportuno un affido diretto all’unica ditta partecipante. Ha poi evidenziato che la struttura è stata messa a disposizione gratuitamente, con il Comune che si fa carico dei consumi; ha dunque suggerito di estendere questa modalità anche ad altre strutture che affittano immobili comunali e contribuiscono al mantenimento del territorio e all’erogazione di servizi. Il sindaco Francesco Favre ha confermato che l’affidamento è sperimentale: a maggio saranno effettuate valutazioni sui costi e sulla sostenibilità del servizio da parte del gestore. In relazione agli affitti e ai consumi, ha ricordato che la piscina paga un canone minimo e il bocciodromo nulla, con il Comune che si fa carico dei consumi. «Stiamo cercando di adottare una linea equa e coerente», ha concluso.