Saint-Vincent, approvato un bilancio da 18 milioni La minoranza attacca: “Le tasse sono troppo alte”

Saint-Vincent, approvato un bilancio da 18 milioni La minoranza attacca: “Le tasse sono troppo alte”
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Un bilancio «sterile e costoso per i cittadini». Non usa mezzi termini la consigliera di minoranza Carmen Jacquemet all’indomani dell’approvazione del bilancio di previsione di Saint-Vincent avvenuta martedì scorso, 28 febbraio. Più morbida la posizione dell’altra minoranza, “Insieme per Saint-Vincent” rappresentata da Maurizio Castiglioni, Erik Camos e Giacinta Merlin, che si dicono maggiormente preoccupati in questo periodo non tanto dagli investimenti ma per il livello di tassazione a carico degli abitanti, ritenuto troppo oneroso.

Una buona notizia accolta con favore da tutti: il sindaco Francesco Favre ha annunciato che il Comune ha ottenuto l’accesso ai fondi del Pnrr per l’intervento sull’asilo Crétier-Joris. L’opera prevede la demolizione dell’edificio nord e la costruzione di un asilo nido. I costi di realizzazione saranno presumibilmente più elevati rispetto al contributo ottenuto che è di 700mila euro, ma l’intervento porterebbe a completare il polo scolastico. I lavori dovrebbero iniziare in estate.

Il bilancio di previsione 2023-2025, che pareggia sui 18 milioni e 450mila euro e che è stato approvato con l’astensione delle minoranze, è stato illustrato in Consiglio dall’assessore Leo Bréan che ha spiegato che sono previsti investimenti per circa 6 milioni di euro. Tra di essi figurano l’adeguamento sismico e l’efficientemento energetico della scuola secondaria del capoluogo, la ristrutturazione dell’ex Municipio, il completamento di alcuni piani del Municipio e del Centro congressi, la riqualificazione del parcheggio di via Battisti e di viale Duca d’Aosta, il miglioramento delle condizioni di sicurezza della strada intercomunale Saint-Vincent-Emarèse, la riqualificazione energetica del palasport e dello Stadio e la sistemazione di via Martiri della Libertà, strada di accesso al Palais.

«Un bilancio equilibrato nella parte corrente e che intende ammodernare il paese, creando le condizioni per investimenti di medio e lungo periodo, che contribuiscano al rilancio della comunità» ha spiegato Leo Bréan.

«Per ciò che riguarda le entrate correnti, il livello della tassazione a carico degli abitanti rimane troppo alto, sia in termini di Irpef che di Imu: gravano sui piccoli proprietari di Saint-Vincent che vedono i loro immobili deprezzarsi sempre più. Dal punto di vista degli investimenti abbiamo invece apprezzato una serie di iniziative legate al Pnrr. - commenta il consigliere di minoranza Maurizio Castiglioni - Aspettiamo tuttavia risposte urgenti in merito all’apertura della brasserie del Col de Joux per la stagione estiva e per le Terme. Abbiamo anche rimarcato la necessità di provvedere maggiormente al decoro cittadino».

Per il Col de Joux, il sindaco Francesco Favre ha replicato che il problema è la chiusura di tutte le attività, non di una singola: «Il problema non è cosa fare a Saint-Vincent ma come. Stiamo lavorando al reperimento di risorse e i risultati dei vari cantieri si inizieranno a vedere in modo importante nel corso dell’estate 2023. Le manifestazioni estive saranno presentate a Pasqua. Il campionato di magia tornerà nel 2024. Io credo sia un buon bilancio perché guarda lontano».

«E’ un bilancio sterile perché non porta nuove risorse e nuove prospettive; costoso perché mette le mani solo nelle tasche dei cittadini. - puntualizza Carmen Jacquemet - Per il terzo anno consecutivo sentiamo parlare, come se fosse una novità, di investire nei piani meno 2 e meno 3 dell'edificio comunale e nella ristrutturazione del vecchio Municipio. Si tratta sempre delle stesse proposte. Constatiamo che sono state confermate le indennità di carica (maggiorate del 40 per cento rispetto all'Amministrazione Borgio), sono aumentati gli importi dell'acqua, confermati gli aumenti Imu e dell'addizionale Irpef operati lo scorso anno, imposte che in altri Comuni vicini, tra cui Châtillon, Verrès e Pontey sono state annullate o perlomeno sospese».

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