Saint-Rhémy-en-Bosses, stroncato da un infarto il giorno di Capodanno
È stato stroncato da un infarto durante un’escursione solitaria sopra Saint-Rhémy-en-Bosses, paese che aveva raggiunto partendo la mattina del giorno di Capodanno. Lui, Simone Balasso, di Biella, amava la montagna: nel corso della sua vita aveva percorso mulattiere e sentieri in lungo e in largo, soprattutto nel biellese e in Valle d’Aosta. Ma a soli 51 anni il suo cuore si è improvvisamente fermato. L’arrivo dell’elicottero, con a bordo un medico rianimatore e 2 tecnici del Soccorso alpino valdostano non è purtroppo servito a salvarlo. I soccorritori hanno fatto il possibile cercando di rianimare sul posto il paziente. Ma non c’era già più nulla da fare. La tragedia è avvenuta domenica scorsa, 1° gennaio. Simone Balasso si era avventurato da solo lungo il sentiero innevato anche se ben battuto. Voleva festeggiare così l’arrivo del nuovo anno. Quando il biellese è stato colpito dall’infarto non aveva nessuno accanto. Poco dopo è arrivata un’escursionista che, visto l’uomo a terra, ha dato immediatamente l’allarme e nel frattempo gli ha praticato un massaggio cardiaco. Quando è giunto l’elicottero, però, il medico dopo aver tentato inutilmente di rianimarlo non ha potuto far altro che constatarne il decesso. La salma è stata trasferita al cimitero di Aosta e messa a disposizione della Procura che ha subito concesso il nullaosta per i funerali. Non ci sono infatti dubbi sulle cause naturali della morte. Le esequie sono state celebrate giovedì scorso, 5 gennaio, a Biella. «Ringrazio a nome di tutti i famigliari - sottolinea la sorella Barbara Balasso - il Soccorso alpino valdostano per il tempestivo intervento. È stato fatto tutto il possibile per salvarlo ma è stato un evento improvviso e imprevedibile, dato che mio fratello non soffriva di disturbi cardiaci». La tragedia si somma a quella di 2 mesi fa quando era mancato il padre di Simone e Barbara Balasso, Pier Giorgio, di 85 anni.