Saint-Pierre, si dimette il direttivo dei cacciatori Il Presidente era il marito di Monica Carcea
La sezione cacciatori di Saint-Pierre è orfana del proprio direttivo. A poco più di un mese dalle elezioni del nuovo comitato regionale per la gestione venatoria, e quindi anche dei vertici delle cinquantaquattro sezioni comunali cacciatori presenti sul territorio valdostano, con una nota di domenica scorsa, 21 marzo, il direttivo di Saint-Pierre ha rassegnato in blocco le proprie dimissioni.
Tutto nasce da una lettera del 14 marzo scorso siglata da nove cacciatori (Xavier Carlin, Giorgio Charles, Ettore Mondet, Giuseppe Miret, Riccardo Milanesio, Corrado Pasquali, Vincenzo Bellomo, Giorgio Turato e Fabio Lale Murix), che hanno messo per iscritto di “Non condividere la scelta del Presidente di sezione”, ovvero Giuseppe Lazzaro. Il motivo? Giuseppe Lazzaro altri non è che il marito di Monica Carcea, ex assessore comunale di Saint-Pierre attualmente ai domiciliari dopo la condanna in primo grado per concorso esterno in associazione mafiosa nell’ambito dell’inchiesta Geenna.
La polemica divampata nelle ultime ore ha portato alle dimissioni di Giuseppe Lazzaro e di tutto il suo gruppo. “Non siamo più in grado di espletare con serenità le nostre attività e funzioni”, hanno scritto in una lettera. Così i cacciatori di Saint-Pierre dovranno tornare alle urne per eleggere un nuovo direttivo.
“Non vogliamo che tale decisione - si legge ancora nella lettera inviata al comitato regionale per la gestione venatoria - venga intesa come un atto di debolezza. Tali dimissioni sono bensì frutto di una lunga e articolata riflessione in cui in primis si vuole salvaguardare la serenità della sezione e dei ventuno e più cacciatori che hanno voluto supportarci in questa breve avventura”.
“Noi del Comitato Caccia - spiega il presidente regionale Sergio Grange - abbiamo cercato una mediazione per evitare queste dimissioni. È giusto rispettare le decisioni di tutti, ma ancora una volta il mondo venatorio ha dato un segno di “non responsabilità”. Come riporta l’articolo 23 del nostro statuto “I candidati eletti nei rispettivi direttivi delle sezioni comunali cacciatori dovranno nominare il Presidente di sezione, il Vice Presidente ed il Segretario entro il decimo giorno successivo alla loro elezione”. Provo una grossa delusione ma in tutto questo posso, però, confermare che la commissione elettorale non ha riscontrato alcuna anomalia nell’elezione del direttivo di Saint-Pierre e nella successiva nomina del Presidente”.
“Le dimissioni della sezione di Saint-Pierre - dice Carlo Ferraro, rappresentante della circoscrizione venatoria 2 cui appartiene la sezione cacciatori Saint Pierre - sono sicuramente un brutto esempio, una sconfitta per tutto l’ambiente del mondo venatorio. Il mio pensiero? L’intelligenza dovrebbe sempre prevalere su tutto e bisognerebbe sempre valutare i pro e i contro delle varie situazioni”.