Saint-Pierre, non si spegne la polemica sulla programmazione dell’attività del Consiglio comunale: opposizione all’attacco
Non si spegne la polemica divampata dopo l’ultima seduta del Consiglio comunale di Saint-Pierre che si è svolta martedì scorso, 18 giugno, e che vedeva diversi punti all’ordine del giorno, tra cui la seconda variazione del bilancio di previsione, per una cifra di circa 370mila euro. Seduta che è stata disertata da parte dei 3 consiglieri di minoranza Armando Mascaro, Sonia Faccin e Fabio Juglair, della lista «Saint-Pierre riparte». Questi ultimi avevano annunciato formalmente la loro assenza alla seduta del Consiglio comunale con una lettera . «E' istituzionalmente molto scorretto il perdurare di un atteggiamento ostruzionistico della maggioranza che si rifiuta di condividere la calendarizzazione delle date delle sedute consiliari. - scrivono i consiglieri dell’opposizione - Ciò impedisce un'efficace azione dell'attività di ispezione e controllo dei consiglieri di minoranza, svolta con senso di responsabilità e grande impegno personale, forse proprio per questa ragione mal tollerata dalla maggioranza. Accuse respinte dal sindaco Andrea Barmaz che aveva spiegato dalle colonne de La Vallée Notizie: «La convocazione del Consiglio comunale è stata recapitata a tutti, come da regolamento, una settimana prima della seduta. Inoltre durante il precedente Consiglio di metà maggio, ne era stato annunciato un altro per giugno. In questi casi è sufficiente per avere conferma fare una telefonata al sottoscritto oppure recarsi in Comune, dove sono presente tutti i giorni». Ma il capogruppo di «Saint-Pierre riparte» Armando Mascaro non ci sta e ribatte: «Non è nostra intenzione creare un dibattito a puntate su testate giornalistiche tra la minoranza e la maggioranza di Saint-Pierre. La nostra iniziativa (pubblicata dal vostro giornale a pagina 23 di sabato 22 giugno) è volta a risolvere quello che noi consideriamo un problema rilevante all'interno del Consiglio comunale, perché la mancata programmazione dell'attività consigliare è una prassi che impedisce di svolgere al meglio il proprio compito di consigliere. Purtroppo, però, registriamo ancora una volta la mancanza di senso istituzionale del Sindaco che di fronte a questa istanza risponde “basta fare una telefonata”, come se stessimo parlando della gestione di una semplice associazione, oppure avverte quella frenetica voglia di gettar fango sui dettagli a chi abbiamo inviato per primo la Pec dove è palese e logico che il nostro comunicato veniva in primis inoltrato nell'ufficio amministrativo e in seguito alle varie testate giornalistiche (con orari ben impressi sulle email)». Armando Mascaro conclude: «Ci tengo personalmente a replicare ufficialmente in quanto non voglio passare per quello che si prende il rimprovero pubblicamente e sta zitto!».