Saint-Pierre: Andrea Barmaz candidato sindaco Alessia Favre, disappunto sulle proposte dell’Uv
Si avvicinano le elezioni comunali «post commissariamento» di Saint-Pierre, anche se non c’è ancora una data. Si parla di domenica 8 maggio, e quindi mancherebbero praticamente 2 mesi al voto. Quindi si inizia a fare sul serio ed esce allo scoperto la prima candidatura ufficiale a sindaco. Si tratta di Andrea Barmaz, ricercatore e insegnante all’Institut Agricole Régional e presidente di Vival e del Consorzio Produttori e Tutela della Dop Fontina. Ha sciolto la riserva nei giorni scorsi e adesso è al lavoro per costruire una lista civica.
Nato nel 1960, Andrea Barmaz (foto) non è nuovo a questo tipo di esperienza: dal 1995 al 2005 infatti ha guidato la minoranza in Consiglio comunale a Villeneuve (dove vive), sindaco Clemente Dupont.
«Quella che sto cercando di mettere in piedi - racconta Andrea Barmaz - è una lista civica che nasce su iniziativa di una serie di ex amministratori, non uscenti, che non prenderanno parte alla competizione elettorale. Ho amici in tutti i partiti e movimenti, ma io non sono iscritto a nessun partito o sindacato, giusto per far capire che questo progetto sarà libero da simboli. Tutte le sere incontro persone e si parte sempre dallo stesso presupposto: “Le bandiere le lasciamo tutti a casa”. E devo dire che molti giovani si stanno dimostrando interessati al mio discorso. Il lavoro dei commissari dovrebbe essere una garanzia per ciò che concerne la situazione amministrativa del Comune. Lo dico anche perchè molti sono spaventati da ciò a cui potrebbero andare incontro. - puntualizza Andrea Barmaz - Spero che ci sia almeno un’altra lista, e alla fine che vinca il migliore. Se ce ne sarà solo una, la mia, e se non si dovesse raggiungere il quorum del 50 per cento degli aventi diritto al voto, è bene che i residenti di Saint-Pierre sappiano che tornerebbe il commissariamento. Bisognerà invogliare la gente ad andare a votare. Qui non si va alle urne da 7 anni». Bocche cucite sugli altri nomi della squadra: «Sto raccogliendo le disponibilità, è presto».
Alessia Favre, consigliere di opposizione prima del commissariamento, non ha gradito alcune dinamiche delle ultime settimane. «Io e Cinzia Joris abbiamo preso parte a un incontro informale con la sezione dell’Union Valdôtaine. Abbiamo fatto presente che auspicavamo una lista unica, anche per dare una risposta al paese che è stato fortemente messo in crisi - a livello emotivo - dal commissariamento del Comune. Una squadra rappresentativa di tutte le sensibilità, senza simboli e bandiere. A queste condizioni si poteva iniziare a parlare di contenuti, di proposte. Invece siamo state messe alla porta. Ci è stato chiesto di fare un passo indietro, noi e tutto il consiglio comunale uscente, “per una questione di opportunità”. Una posizione che non condividiamo: come minoranza non ci prendiamo colpe che non ci sembra di avere. Da quel momento ogni “pour parler” si è chiuso e a questo punto ci guardiamo intorno. Certo, non pensino di venire a chiederci il sostegno».
Detto di Andrea Barmaz, c’è comunque fermento a Saint-Pierre per la creazione di altre liste. Al lavoro sicuramente Giuseppe Jocallaz sindaco dal 1995 al 2010 e poi assessore comunale. Un altro nome «gettonato» è quello di Stefano Celi titolare dell’azienda vitivinicola La Source. Movimento anche a destra e per Fratelli d’Italia si parla di Andrea Mascaro, candidato alle ultime Regionali.