“Sì” alle assunzioni in sanità per chi non sa il francese ma solo a tempo determinato: approvata la nuova legge

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Bilanciare il bilinguismo previsto dallo Statuto con il principio costituzionale della tutela della salute. E’ questo il difficile equilibrio che cerca di garantire la nuova legge in merito al reclutamento di personale da parte dell’Usl della Valle d’Aosta, approvata all’unanimità dal Consiglio Valle giovedì scorso, 12 gennaio. «Il sistema di reclutamento previsto dalla normativa precedente non ha permesso di rispondere adeguatamente alla forte domanda di nuovi professionalità. - ha illustrato in aula il relatore Andrea Padovani - Le modalità di accertamento linguistico si sono rivelate in diversi casi non funzionali. Attraverso questo disegno di legge, in via sperimentale per il triennio 2023-2025 il personale sanitario e gli operatori socio-sanitari che non superano la prova preliminare di accertamento linguistico saranno comunque ammessi alle prove successive e, qualora le superino, verranno inclusi in apposite graduatorie separate che, in caso di esaurimento delle corrispondenti graduatorie ordinarie, potranno essere utilizzate dall’Usl esclusivamente per l’assunzione a tempo determinato senza corresponsione dell’indennità di bilinguismo per una durata di 36 mesi. Il personale che entro i 36 mesi supererà la prova di accertamento linguistico maturerà il diritto all’assunzione a tempo indeterminato».

E’ stato respinto un emendamento proposto da Progetto Civico Progressista. «Crediamo che ci voglia più coraggio e per questo abbiamo presentato un emendamento, costruito e condiviso con il gruppo di Valle d'Aosta Aperta, con cui si dà l'opportunità anche a chi non ha passato lo sbarramento della lingua francese di poter essere assunto a tempo indeterminato ispirato sia al principio di non discriminazione sia perché riteniamo questa modifica più appetibile per il reclutamento di personale. - ha detto Erika Guichardaz - Questo a tutela del diritto costituzionale alla salute ma anche per limitare le forme di precariato. Voteremo comunque la norma che riteniamo migliorativa. Questa è una legge di emergenza, della “disperazione”, pensata in modo sperimentale che, immagino, potrà essere modificata in futuro adeguandola ai mutamenti della situazione. La carenza di personale non è legata al solo all'accertamento del francese ma anche ad altri “gap” importanti, come la difficoltà legata alla progressione di carriera e il fatto di avere un vecchio presidio ospedaliero. Questa legge insieme all'indennità di attrattività e ad altre misure potrà facilitare il reperimento di ulteriori risorse. ».

«Le norme sull'attrattività non hanno avuto i riscontri auspicati e molti concorsi vanno ancora deserti nonostante gli incrementi retributivi introdotti. - ha riflettuto Mauro Baccega di Forza Italia - C'è una timida inversione di tendenza, perché abbiamo appreso che qualche figura sanitaria sta tornando, ma il saldo è ancora negativo tra entrate e uscite dal sistema. Per noi di Forza Italia è necessario provarle tutte per trattenere e per attrarre: questa è la ragione del nostro voto a favore».

«Daremo la possibilità al personale di fruire di corsi di francese gratuiti, pagati dall'Usl, orientati non solo al superamento dell'esame, in quanto consentiranno anche di appropriarsi veramente di una nuova lingua, approfondendo nel contempo la cultura valdostana. - ha dichiarato l’assessore alla Sanità Roberto Barmasse esprimendo soddisfazione per l’approvazione della legge - In questo periodo di profonda crisi e di quotidiana guerra che le strutture sanitarie stanno vivendo, bisogna fare delle scelte e questa norma rappresenta un notevole passo avanti nella ricerca del personale, conciliandosi però con i principi del nostro Statuto speciale. E’ bene precisare che la nuova disciplina sanitaria interviene anche su altri aspetti importanti, innovando la gestione territoriale delle strutture residenziali. L’Usl dovrà infatti individuare figure mediche o altri operatori sanitari afferenti all’area territoriale e all’area della prevenzione dell’Usl affinché garantiscano un supporto tecnico in materia di sanità pubblica allo scopo di migliorare il rapporto tra efficacia, efficienza e uniformità dei livelli di servizi resi. In tale senso, l’esperienza vissuta nel corso della pandemia ci ha insegnato che un maggiore coordinamento nella gestione sanitaria delle strutture riduce notevolmente l’impatto delle patologie infettive sui nostri anziani e migliora la qualità del lavoro degli operatori che assistono gli utenti». «L’impegno da me assunto, presente anche in legge, prevede che entro il 31 ottobre di ogni anno, per il triennio 2023-2025, l’Assessore regionale riferisca alla Giunta e ai componenti della commissione consiliare competente, con dati e informazioni, sullo stato di attuazione e sugli effetti prodotti dalla legge in materia di accertamento linguistico nell’ambito di procedure concorsuali pubbliche intraprese dall’Usl finalizzate all’assunzione a tempo indeterminato di personale della dirigenza e del comparto. - ha concluso Roberto Barmasse - Questo sarà infatti un modo per valutare progressivamente se l’iniziativa adottata consegnerà risposte concrete alle esigenze del sistema sanitario regionale».

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