Rotonda di Nus, l’ira del Sindaco “Andremo a Torino a chiedere informazioni direttamente all’Anas”
“Cosa faremo? Andremo a Torino a parlare con i vertici di Anas del compartimento Piemonte e Valle d’Aosta, nella speranza che possa servire a sbloccare una situazione che francamente sta diventando difficile”.
Fabio Grange, sindaco di Nus da inizio giugno, ha aspettato la fine dell’estate per procedere su una delle questioni più delicate che toccano la sua Amministrazione comunale, ovvero la rotonda sulla statale 26 all’altezza dell’ingresso est del paese. “E’ una vicenda che ormai è vecchia di decenni. Io sono in Comune dalla fine degli anni Novanta, ne ho sempre sentito parlare e non si è mai riusciti ad arrivare a una soluzione definitiva. Non sarà facile, ma vogliamo provare a chiudere questa questione, anche perché è la stessa popolazione di Nus che ci chiede di fare qualcosa. Alla fine in paese la faccia la mettiamo noi, non l’Anas. E francamente questi continui ritardi su un’opera fondamentale sia per la viabilità che per la sicurezza non sono più tollerabili”.
dopo poco tempo
Nella primavera del 2019 sembrava che finalmente qualcosa dovesse muoversi. E invece, anche in questo caso, è stato un fuoco di paglia. “La pandemia non ha certo aiutato - continua Fabio Grange - però siamo stati pure decisamente poco fortunati”. I lavori, iniziati in sordina, si sono fermati praticamente subito dopo, perché la ditta New Group Infrastrutture Srl di Nichelino - che si era aggiudicata l’appalto per un importo totale di 645mila euro - ha di fatto abbandonato Nus dopo poche settimane. “Sta di fatto che lì, all’ingresso del paese, è stata creata in fretta e furia una zona di cantiere che è rimasta tale per più di due anni. - commenta Aldo Roux, assessore ai Lavori Pubblici del Comune di Nus - Non è certo il miglior biglietto da visita per noi e per i turisti che arrivano dal casello autostradale o da Fénis. Purtroppo noi possiamo farci poco, perché tutta la vicenda è in capo ad Anas”.
E’ una lotta impari, un po’ come Davide contro Golia. Il Comune di Nus, nella precedente consiliatura, aveva approvato il progetto esecutivo della rotonda che aveva avuto l’ok del compartimento Anas di Aosta ma non il via libera dalla sede centrale di Roma dell’azienda che gestisce le strade nazionali italiane. “Anche questa è una vicenda francamente poco chiara. La priorità del Comune era rendere questo punto cruciale della viabilità sicura per tutti, automobilisti e pedoni. Per questi ultimi avevamo chiesto la realizzazione di un sottopassaggio o di un sovrapassaggio rispetto alla strada statale 26, considerato pure che dall’altra parte della strada c’è il campo da calcio, molto frequentato dai nostri ragazzi. - commenta ancora Aldo Roux, consigliere di minoranza dal 2015 al 2020 - Ci è stato detto di no, e francamente non ne capisco il perché. Avevamo pure richiesto la realizzazione di una terza corsia per le macchine in uscita da Nus e dirette verso est (Châtillon e Saint-Vincent), che francamente con una rotonda tradizionale avrebbero non poche difficoltà a effettuare quasi l’intero giro della rotatoria e prendere la strada che serve. Questa idea era stata avvallata ad Aosta, invece da Roma hanno detto no. Anche in questo caso vorremmo capire il perché, considerando pure che la rotonda di Nus est è un’opera anche piuttosto facile da realizzare. Però sembra che non si voglia fare”.
La priorità, all’inizio di questo autunno 2021, è quella di far ripartire i lavori per una “rotonda di base”, nella speranza che poi possano arrivare gli aggiustamenti che il Comune - e la popolazione di Nus - chiedono. “Come ho già detto andremo a Torino, Anas ci deve dare delle risposte in merito a questa questione. - conclude il sindaco Fabio Grange - Dalle voci che abbiamo pare che la ditta non intenzione di tornare al lavoro: non so quale sia la procedura giusta da seguire, se si possa stralciare il contratto con questa azienda e appaltare nuovamente i lavori. Io so che la gente di Nus ha bisogno di risposte concrete e Anas ha il dovere di darcele”.