Rosse rosse e lacrime ai funerali a Pollein di Marco Cattarinussi

Rosse rosse e lacrime ai funerali a Pollein di Marco Cattarinussi
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Tanta commozione e rose rosse per l’ultimo saluto a Marco Cattarinussi, il 50enne deceduto in un incidente in moto a Gignod nel tardo pomeriggio di venerdì scorso, 10 giugno. I funerali sono stati celebrati martedì 14 giugno nella chiesa parrocchiale di san Giorgio a Pollein, risultata troppo piccola per accogliere amici e parenti, da don Isidoro Giovinazzo, legato da una profonda amicizia a Marco Cattarinussi che, ha ricordato il sacerdote, «Conosco da quando ero un bambino». Non a caso, quindi, don Isidoro Giovinazzo ha aggiunto «Tutte le volte che ci incrociavamo, e lui era più grande, ci ha sempre dedicato un sorriso, un saluto». Una partecipazione «Bella, sorridente, anche crescendo, non ci siamo mai persi». Don Isidoro Giovinazzo ha proseguito: «Faceva l’ascensorista, Marco, e voglio pensare che abbia preso quell’ascensore, che si apre e si chiude, che non funziona bene, per dire “Sali con me in paradiso”, ti faccio dare una sbirciatina, poi torni giù”». Marco Cattarinussi lascia i figli Martina e Amanda con la mamma Tea e Samuele con la madre Simona.

La Procura indaga per l’ipotesi di reato di omicidio stradale

La Procura di Aosta ha aperto un fascicolo per omicidio stradale a seguito della morte di Marco Cattarinussi. L'indagata è la donna valdostana di 66 anni alla guida dell'auto contro cui il motociclista si è scontrato. L'incidente si è verificato a Gignod, lungo la strada statale 27, all'altezza di una stazione di servizio Esso. L'automobilista stava uscendo dalla piazzola quando Marco Cattarinussi, che procedeva in direzione del tunnel del Gran San Bernardo, l'ha centrata venendo sbalzato a terra dalla sua Aprilia Pegaso 650. Nello scontro ha perso il casco, che è stato posto sotto sequestro come i 2 veicoli. La donna, alla guida di una Citroen Nemo, ha riferito alla Polizia Stradale di aver avuto la visuale impedita a causa di un furgone bianco parcheggiato pochi metri più indietro. Proprio per questo, ha spiegato, si stava immettendo lentamente sulla carreggiata. Dalle registrazioni delle telecamere è effettivamente emersa la presenza del veicolo. Sono in corso accertamenti per verificare che la visuale dell'automobilista fosse effettivamente impedita e per risalire al furgone.

Il fascicolo è affidato al pm Giovanni Roteglia, che è in attesa di una relazione tecnica sull'incidente da parte della Polstrada.

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