«Roma coinvolga le Regioni per la Legge in favore delle zone montane»
Il Forte di Bard ha ospitato lunedì scorso, 13 dicembre, la tavola rotonda «Le montagne e lo sviluppo sostenibile» organizzata dall’Assessorato degli Affari europei e Partecipate per la celebrazione annuale della Giornata Internazionale della Montagna.
L’assessore Luciano Caveri ha moderato una tavola rotonda con i rappresentanti dei diversi attori che contribuiscono allo sviluppo dei territori montani. Erano presenti il vicepresidente dell’Associazione nazionale Esercenti funiviari e Presidente di Anef Ski Lombardia Massimo Fossati, la direttrice di Fondation Grand Paradis Luisa Vuillermoz, il Conseiller délégué aux espaces valléens de la Région Auvergne-Rhône-Alpes Fabrice Pannekoucke, l’intellettuale occitano Mariano Allocco, il parroco di Valtournenche e storico don Paolo Papone e, collegato a distanza, il direttore dei quotidiani Alto Adige e L’Adige di Trento Alberto Faustini.
L’incontro è stato introdotto da un videomessaggio inviato dal Presidente del Comitato europeo delle regioni, Apostolos Tzitzikostas.
«Parliamo di montagne al plurale - ha spiegato Luciano Caveri - perché già solo in Italia, il cui circa 54 per cento del territorio è montano ma, anche in tutto il resto del mondo esistono differenti realtà, ognuna con ricchezza di specie e di valenze, anche culturali e simboliche, ma tutte foriere di un modello globale di sviluppo sostenibile innovativo, che peraltro è il leitmotiv del nuovo periodo di programmazione dei fondi comunitari che va dal 2021 al 2027».
«Come è ormai noto - ha sottolineato l’Assessore - la questione del cambiamento climatico rischia di modificare completamente la geografia dei nostri territori con evidenti ricadute economiche e sociali: la montanità deve perciò essere il punto di partenza per ripensare non solo gli assetti economici e sociali ma anche quelli normativi. Assistiamo anche ad ulteriori processi: da quello demografico dello spopolamento a quello dei sovraccosti della montagna che interessano gli aspetti che vanno dall’agricoltura ai servizi pubblici. La montagna va considerata, quindi, come territorio ad handicap naturale permanente.» L’Assessore ha chiesto al Governo italiano di coinvolgere le Regioni nel processo di ridefinizione della Legge in favore delle zone montane.
«La désaisonnalisation du tourisme doit être le leitmotif du futur des montagnes. De toute façon, l’expérience des temps de la pandémie nous a demontré que le ski dans les montagnes d’hiver est encore central dans l’économie des pays» a dit le conseiller délégué aux espaces valléens de la Région Auvergne-Rhône-Alpes, Fabrice Pannekoucke. «La mobilité est devenue un problème: il faut chercher de se déplacer dans le respect de l’environnement. L’hydrogène devient, donc, la solution energétique la plus soutenable. On n’a pas à disposition beaucoup de temps».