Roger Junet parteciperà alla regata “Ocean Road”
Roger Junet - il velista di Sarre noto alle cronache per aver completato nello scorso marzo il giro del mondo partecipando alla regata “Globe 40” - è già pronto per una nuova avventura insieme al suo compagno di tanti mesi di navigazione Joe Harris. Domenica 9 luglio dal porto di Marblehead nel Massachusetts partirà la regata “Ocean Road” con destinazione Halifax, competizione biennale di 672 chilometri con arrivo appunto nell’isola canadese della Nuova Scozia dopo una trentina di ore di navigazione e che vedrà al via un centinaio di imbarcazioni.
Roger Junet è reduce dalla recente sfortunata partecipazione alla “Normandy Channel Race”, regata tra Normandia, Inghilterra e Irlanda iniziata domenica 4 giugno e conclusa, per lui, alle 11 di giovedì 8. “È in assoluto una delle gare più dure d’Europa - spiega Roger Junet - uno sprint massacrante, con molti cambi di direzione. Offre tutti i tipi di condizioni meteorologiche e quest’anno è stata una delle edizioni più ventose.” Ad accompagnare lo skipper valdostano sulla famosa barca “Whiskey Jack”, ribattezzata per l’occasione “Visit Valle d’Aosta”, in omaggio alla nostra regione, era l’esperta navigatrice francese Estelle Greck, tra le più forti veliste al mondo. Il percorso affrontato, con partenza e arrivo a Caen in Normandia, toccava l’isola di Wight in Gran Bretagna, per poi dirigersi verso Tusner Rock in Irlanda, virare in direzione dell’isola di Fastnet Rock. il punto più remoto dell’Irlanda e da qui fare rotta verso Caen. Una regata tanto affascinante quanto difficile, che ha costretto Roger Junet ed Estelle Greck a lottare contro raffiche di vento impressionanti, che si sono dimostrate fatali quando - a circa 200 miglia dall’arrivo - un’onda particolarmente potente ha sradicato una vela. A quel punto non c’è stato più niente da fare ed è arrivato il ritiro dalla competizione con approdo a Brest. “È stato un peccato - ricorda Roger Junet - perché eravamo 24esimi. Abbiamo lavorato tanto e ci abbiamo messo tanto impegno, ma purtroppo è andata così.”