Roberto Millet, il dirigente regionale che metteva la sua grande esperienza al servizio della comunità

Roberto Millet, il dirigente regionale che metteva la sua grande esperienza al servizio della comunità
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Era una persona riservata ma che sapeva aprirsi con chi riusciva a conquistare la sua fiducia. Roberto Millet ha lasciato il segno in coloro che lo hanno conosciuto e stimato per le sue capacità e le sue doti umane. Era nato a Nus il 23 agosto del 1942, figlio di Nicola Millet che lavorava alla Cogne e di Albertina Millié. Diplomato ragioniere al Manzetti di Aosta, assolse il servizio di leva nelle penne nere, a San Candido, e tuttora era iscritto alla Sezione Valdostana dell’Associazione Nazionale Alpini. La sua carriera professionale iniziò nella Coreco, la Commissione regionale di controllo dei Comuni, e proseguì nel settore Enti locali della Regione fino ad andare in pensione nel 1993 da dirigente. Quindi lavorò alla Comunità montana Grand Combin e poi all’Agenzia regionale per la protezione ambientale.

Non mancò il suo impegno in politica. Infatti venne eletto per 2 consiliature consecutive nella lista “Etroubles notre Pays”, la prima volta nel 2000 con 39 voti, la seconda nel 2005 con 21 preferenze. Etroubles era un paese che amava molto, dato che aveva una casa a Chez Les Blanc. Qui, nei mesi estivi, si trasferiva dall’abitazione in via Grand Tournalin ad Aosta con la moglie Luigina Cattarossi, sposata il 13 novembre 1965, figlia di Giuseppe Cattarossi, un maresciallo maggiore degli alpini udinese, azzurro di atletica leggera tra i primi a formare l’allora Scuola Centrale militare di alpinismo di Aosta. A Etroubles, nella Giunta dell’allora sindaco Massimo Tamone, ricoprì la carica di Assessore alle Finanze dal 2000 al 2008 per poi dimettersi, in base agli accordi che prevedevano la rotazione tra gli eletti (lui e Claudio Macori vennero sostituiti rispettivamente da Sergio Marjolet ed Erik Mortara), e restare consigliere fino al 2010. Prezioso fu il suo contributo all’Amministrazione comunale, dato che grazie anche alla sua esperienza nella Coreco fu possibile adeguare alle nuove normative statuti e regolamenti comunali nonché aggiornare il Piano regolatore che venne approvato nel 2010.

Per quanto riguarda la sfera famigliare, dalla felice unione con Luigina Cattarossi nacquero il 29 agosto 1966 Viviana, impiegata alla Cidac, e il 25 giugno 1975 Andrea, programmatore informatico a Milano. Esperto cercatore di funghi, grande appassionato di calcio - fino agli anni Settanta aveva giocato nel Nus - e tifoso della Juve, Roberto Millet ha avuto la grande soddisfazione di vedere crescere i nipoti Davide Luddeni - ora 29enne, che ha indossato le maglie del Saint-Christophe, del Charvensod, dell’Ivrea e dell’Alessandria - e suo fratello Marco che ha 25 anni. Insomma, un uomo attivo e amorevole nei confronti dei suoi familiari che però dal 2000 ha dovuto affrontare dei problemi cardiaci. Purtroppo, con il passare degli anni, le sue condizioni di salute si sono progressivamente aggravate. Martedì 30 marzo era stato ricoverato all’Ospedale regionale “Umberto Parini” di Aosta. È mancato alle 5.50 di sabato 2 aprile mentre era assistito da una cara amica di famiglia, Lena Martorana, che aveva dato il cambio ai suoi cari dopo la notte trascorsa con lui.

Per il commiato a Roberto Millet, lunedì scorso amici ed ex colleghi hanno riempito la chiesa di Sant’Orso durante la Messa celebrata dal parroco don Aldo Armellin. Una manifestazione tangibile di grande affetto molto apprezzata dai suoi familiari, piegati dal dolore per il vuoto incolmabile lasciato da un uomo stimato da tutti.

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