Roberto De Vecchi, l’ex sindaco che ha dedicato la vita agli altri

Roberto De Vecchi, l’ex sindaco che ha dedicato la vita agli altri
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Impegno sociale e politico, capacità di analisi e di ascolto. Con la scomparsa di Roberto De Vecchi - mancato mercoledì scorso, 15 marzo, all’Ospedale regionale “Umberto Parini” all’età di 87 anni - Aosta ha perso una figura di riferimento, sempre orientata all’impegno per l’intera comunità. Nato a Castelmassa, in provincia di Rovigo, il 24 ottobre 1935 - la sorella Giovanna è più grande di 5 anni -, Roberto De Vecchi era giunto con la sua famiglia ad Aosta nel 1940. Il padre Romano aveva trovato lavoro alla Cogne come elettricista e la madre Dina Mantovani purtroppo mancò prematuramente nell'aprile del 1951. Roberto De Vecchi, dopo il diploma alle scuole magistrali, venne assunto come impiegato alla Cogne dove si impegnò nel sindacato Cisl. Formatosi nelle fila dell’Azione Cattolica, impegnato nei Comitati Civici, aderì alla Democrazia Cristiana. Sindaco della città di Aosta per 3 anni, dal febbraio 1972 al febbraio 1975, Roberto De Vecchi era entrato in Consiglio comunale il 9 luglio 1965 nella lista della DC, rimanendovi per 6 consiliature fino al 27 maggio 1995. Dal 1970, quando fu tra i protagonisti della famosa scissione nella Dc valdostana, al 1985 era stato eletto con la lista dei Democratici Popolari, mentre dal 1985 al 1995 era stato confermato nell’assemblea cittadina con la lista Autonomisti Democratici Progressisti, nata dall’unione di DP e Union Valdôtaine Progressiste. Nel corso della sua esperienza politico-amministrativa aveva anche assunto più volte l’incarico di Assessore all’Urbanistica: dall’agosto 1975 all’aprile 1978, dal luglio all’ottobre 1985 e ancora dal giugno 1990 allo stesso mese del 1992. Concluse la sua esperienza politica nel maggio 1995. Durante il suo mandato, l’Amministrazione comunale affrontò tematiche cruciali, tra le quali l’edilizia residenziale e scolastica, l’assistenza agli anziani e ai bambini con l’istituzione delle colonie estive. Presente fin dalla nascita delle Acli valdostane negli anni Cinquanta, sino all’ultimo ha accompagnato e sostenuto i vari passaggi e avvicendamenti nell’associazione ricoprendo il ruolo di vicepresidente e assumendosi, negli anni, anche la responsabilità di Patronato e Caf. Inoltre, Roberto De Vecchi nel 2004 fu fondatore del Forum delle Famiglie della Valle d'Aosta e dal 2009 ne era presidente onorario. Membro del Collegio dei Garanti del CSV Valle d’Aosta, giornalista pubblicista, Roberto De Vecchi è stato uno tra i più attivi e longevi collaboratori del Corriere della Valle d’Aosta e dal 1995 al 2021 ha diretto Il Corriere del Cuore, il bollettino de Les Amis du Coeur, Associazione a cui era legato in quanto, come paziente cardiopatico, aveva conosciuto il presidente, il dottor Giuseppe Ciancamerla, con cui era nata un’intima amicizia. Inoltre ricoprì l’incarico di presidente dell’Aci dal 1988 al 1996 e il 7 novembre del 1989 fu tra i soci fondatori del Club Auto e Moto d'Epoca Valle d'Aosta-Cameva assieme a Tullio Cavallero, Cataldo Di Vita, Alfredo Lucchini, Fiorenzo Meloni, Lorenzo Zanin e all’attuale presidente Antonio Giornetti. Dal matrimonio con Lucia Balzi, sposata il 1° maggio 1960 e mancata il 30 marzo 2022 all’età di 84 anni, sono nati 5 figli: nel 1961 Chiara, infermiera in pensione, nel 1963 Marco, dipendente Cva, nel 1965 Andrea, bancario, nel 1967 Laura, insegnante alle scuole elementari e moglie dell’assessore regionale Jean-Pierre Guichardaz, e nel 1971 Silvia, fisioterapista.

I funerali di Roberto De Vecchi - alla cui famiglia hanno espresso pubblicamente le loro condoglianze tutti rappresentanti delle massime istituzioni valdostane - vengono celebrati oggi, sabato 18 marzo, alle 14.30, nella chiesa dell’Immacolata.

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