Rivoluzione in vista per la viabilità di Champoluc “L’obiettivo è mitigare il rischio idrogeologico”
Un progetto mirato alla realizzazione di una viabilità alternativa per l'attraversamento di Champoluc e alla riorganizzazione di quella esistente. «La principale motivazione alla base dell’intervento è però migliorare lo stato di dissesto idrogeologico esistente» dichiara Eleonora Burlando, architetto di Neostudio Architetti Associati di Genova, che coordina la progettazione dell’opera da 19 milioni di euro finanziati dalla Regione e dallo Stato. Per mitigare il rischio, attualmente arancione, di inondazione del centro abitato nella parte a valle di Champoluc, si ipotizzano interventi sugli argini e sull’alveo del torrente Evancon e dei suoi immissari Mascognaz e Cuneaz. Lo spostamento degli argini fluviali per la sicurezza idraulica coincide con il nuovo tracciato per le auto, necessario per realizzare una viabilità alternativa, che migliori il traffico del paese, nei periodi più turistici lento e caotico, creando una strada alternativa a Route Ramey per chi preferisce “saltare” il centro e proseguire verso Frachey e Saint-Jacques. Tra gli altri obiettivi: la valorizzazione dei percorsi pedonali, introducendone di nuovi anche tra le 2 sponde per raggiungere in modo rapido ed eco-sostenibile le aree di Pian Villy e i servizi turistico-ricettivi; il miglioramento della vivibilità del centro, con il raddoppio di piazza Dondeynaz, con sedute, fontane, spazi per eventi e la possibilità di gestire Rroute Ramey come zona a traffico limitato; la conservazione della passeggiata pedonale che corre lungo la sponda destra dell’Evancon e dei servizi sportivi e ludici esistenti.
«E’ il più impegnativo progetto per la viabilità di Champoluc degli ultimi 20 anni - dichiara il sindaco di Ayas Alex Brunod - e sarà visionabile da lunedì prossimo, 19 aprile, per 30 giorni, in modo che tutti gli interessati, entro martedì 18 maggio, possano presentare osservazioni, o modificare o ritirare quelle già espresse, secondo le modalità specificate nell’avviso pubblicato all’albo pretorio. I proprietari interessati dal nuovo vincolo derivante dalla necessaria variante del Piano regolatore riceveranno apposita comunicazione. Se il Consiglio comunale non dovesse approvarlo entro 90 giorni, la Regione potrà andare avanti da sola».
Scendendo nei dettagli, la relazione del progetto sviluppa una serie di punti, a partire da quello relativo alla sicurezza idraulica, per passare poi alla viabilità, ai parcheggi e alla nuova piazza.
Per quanto riguarda la sezione di deflusso del torrente Evançon, si legge nel testo, «Si attua un allargamento a 10 metri per quasi tutto il centro cittadino, al fine di accogliere la portata duecentennale, ovvero la portata d'acqua che si verifica, secondo le statistiche delle precipitazioni, una volta nel corso di 200 anni, anziché centennale. L’alveo sarà dunque risagomato con la creazione di una sezione regolare, con forma a “V”, rivestita in pietrame e con il fondo approfondito rispetto all’attuale. Dato l’abbassamento del greto, si è resa necessaria una riprofilatura dell’intero fondo del letto. L’intervento sarà ampliato di 100 metri a monte e 100 metri a valle, affinché le quote di progetto siano raccordate alle quote dell’alveo naturale senza salti di quota, ma con pendenza costante. L’intento è quello di velocizzare la portata attraverso pendenze maggiori, in modo da ridurre il tirante atteso, laddove non è previsto l’innalzamento degli argini».
Il secondo obiettivo è «Organizzare un anello ripartendo i 2 flussi della strada regionale su 2 carreggiate distinte a unico senso di marcia, collegate tra loro tramite rotonde posizionate agli estremi del centro abitato di Champoluc: una a valle prima della piazza, l’altra a monte in prossimità di Pian Villy. Questa scelta rende possibile le pedonalizzazione di Route Ramey, salvo che ai mezzi di soccorso e ai proprietari, molti dei quali soprattutto nel tratto finale avranno l’accesso dalla nuova strada spondale, alleggerendo i transiti privati sull’arteria centrale».
«Particolare attenzione è riservata alle aree di parcheggio, - prosegue la relazione - la cui dotazione complessiva conta oltre 300 posti auto, interamente collocati sulla sponda sinistra del torrente Evancon. La ripartizione in 2 aree di sosta (quella attuale ridimensionata e quella nuova che potrà accogliere fino a 140 auto e 5 pulmann) ne riduce l'impatto paesaggistico e consente di differenziarne gli usi, tra attività temporanee (il mercato) e disponibilità di posti auto. L’estetica sarà garantita anche da filari di alberi di betulla bianca».
«Viene ridefinto il limite di Place Recteur Dondeynaz rimuovendo l'aiuola centrale esistente per estendere la piazza fin sopra il torrente, che in questo punto viene deviato e per un tratto coperto, a favore della creazione di una piazza molto più ampia, con la pendenza rivolta verso la strada, allestita con una serie di sedute e connotata da fontane posizionate in modo da distinguere lo spazio pedonale da quello veicolare» conclude la relazione.