Rivoluzione del servizio idrico integrato, gestione alla Services des Eaux Valdôtaines

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Si aprono grandi sfide in Valle d’Aosta per i prossimi anni nel settore del servizio idrico integrato (distribuzione acqua potabile, depurazione e fognature) e protagonista di questa svolta sarà la società SEV (Services des Eaux Valdôtaines) operativa - in regime di house providing, socio unico il BIM - da domenica 1° ottobre scorso. Mappatura delle infrastrutture, interconnessione degli acquedotti, razionalizzazione delle risorse saranno gli obiettivi prioritari. Il primo step, fondamentale, riguarda sicuramente quello che accadrà nei prossimi 2 anni, con il passaggio graduale della gestione, ora in capo alle diverse Comunità montane, alla Services des Eaux Valdôtaines per ciò che riguarda il servizio idrico.

“A questo proposito il primo obiettivo che si è posto la società è stato quello di predisporre il piano industriale che illustra il cronoprogramma con il quale ci muoveremo. - spiega Michela Catozzo, direttore generale della nuova società - Se infatti per ciò che riguarda il servizio di depurazione, il passaggio è stato più semplice ed è già stato completato, per ciò che riguarda la parte più consistente (servizio idrico) occorreranno circa 2 anni”.

Dal 1° gennaio del prossimo anno saranno 13 i Comuni che saranno gestiti direttamente da SEV: i 10 Comuni dell’Unité Mont Emilius e 3 della Grand Paradis (Sarre, Aymavilles e Saint-Pierre). Seguiranno a partire dal giugno del 2024 i Comuni della Valdigne Mont Blanc e della Mont Rose-Walser e poi nel 2025 le Unités mancanti per concludere a fine 2025 con il Comune di Aosta. Nella prima fase SEV acquisirà il 52 per cento degli utenti, che arriverà all’81 per cento con il subentro al Comune di Aosta. Dal 2026 inizierà il periodo di convergenza tariffaria, nel quale le tariffe comunali saranno gradualmente uniformate nel corso di almeno 5 anni: al termine di questo periodo, sarà applicata la tariffa unica d’ambito.

“Ci siamo resi conto che, in un momento storico particolare come quello che stiamo attraversando. - aggiunge il presidente del Bim e presidente di SEV Joël Creton - l temi della razionalizzazione delle risorse, con la possibilità dell’interconnessione tra acquedotti, processo che in parte è già in atto, come pure l’accorpamento degli appalti, sono elementi cruciali. Basti pensare che sono già stati previsti 50 milioni di euro di investimenti, di cui 7 milioni nel primo triennio”.

La mission di SEV è proprio quella di realizzare le attività necessarie per la gestione del servizio idrico integrato, con il progressivo miglioramento dello stato delle infrastrutture e della qualità delle prestazioni erogate agli utenti. “La SEV ha ricevuto la grande responsabilità di gestire una risorsa limitata e preziosissima come l’acqua. Con questa consapevolezza vogliamo indirizzare le scelte strategiche e operative non solo verso gli indispensabili obiettivi di natura economico-finanziaria, ma anche verso obiettivi di responsabilità sociale e di tutela della risorsa dell’ambiente”, dice ancora Joël Creton.

Proprio nella seduta del Consiglio Valle di mercoledì 22 novembre il capogruppo di Forza Italia Pierluigi Marquis ha proposto un’interrogazione sugli interventi del Bim e della SEV. L’assessore regionale alle Opere pubbliche Davide Sapinet ha risposto che “Nel corso del 2023 le risorse messe in campo hanno riguardato 43 interventi a favore dei Comuni attraverso il Bim per 5,5 milioni di euro per realizzare un nuovo programma di interventi nel settore idrico; 32 interventi per 20 milioni di euro coperti da Cassa depositi e prestiti per finanziamenti a favore dei Comuni finalizzati alla realizzazione degli interventi individuati dal Primo piano operativo e 267 mila euro coperti dai fondi Bim; 14 situazioni di emergenza segnalate dai Comuni, per un importo complessivo pari a circa 1 milione di euro”.

Sugli appalti per i primi 6 mesi del 2024, l'assessore Sapinet ha spiegato che “In considerazione del subentro di SEV nella gestione degli impianti di depurazione, e progressivamente nelle reti dell’acquedotto e fognatura, entro giugno 2024, gli enti locali, sulla base dei propri atti programmatori, potranno provvedere ad appaltare gli interventi che hanno il progetto esecutivo validato o approvato, e, nello specifico: 1 lavoro di circa 186mila euro sull’acquedotto nell’Unité Evançon, 4 opere per un importo di 1,8 milioni sugli acquedotti delle Unités Valdigne Mont Blanc, Mont Rose Walser ed Evançon, 9 interventi per la risoluzione di emergenze, per un importo di 10 milioni di euro”.

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