Riunione tra Adava e Regione sul sostegno agli albergatori danneggiati dall’alluvione

Riunione tra Adava e Regione sul sostegno agli albergatori danneggiati dall’alluvione
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In circa 350 si sono prenotati al Comune di Cogne per recuperare oggi, sabato 20 luglio, le proprie auto, rimaste bloccate da fine giugno, dopo che l’alluvione ha isolato la località ai piedi del Gran Paradiso e costretto all'evacuazione di 1.800 persone in elicottero. L'altra metà dei circa 700 veicoli parcheggiati in paese invece sarà con ogni probabilità recuperata da sabato prossimo, 27 luglio, quando è in programma la riapertura definitiva della strada regionale numero 47. Oggi si transita ancora su una pista di cantiere, in salita a bordo di navette e in discesa in convogli scortati. Nella mattinata odierna «Due pullman partono da Milano, uno da Torino» riferisce il sindaco Franco Allera. Una volta arrivati ad Aymavilles, aggiunte il sindaco Franco Allera, «I turisti, uno per auto da recuperare, salgono sulle navette degli sci club, vengono portati a Cogne e poi scendono con i loro veicoli. In paese abbiamo organizzato un punto di accoglienza nel piazzale di Revettaz. Qui le persone saranno smistate: verso Lillaz e Gimillan a bordo navette del servizio pubblico gratuito, o in direzione della Valnontey con dei fuoristrada». Per raggiungere la Valnontey oggi si passa ancora nell’area delle piste da sci di fondo: «Pensiamo di riaprire la strada comunale per giovedì 25 luglio», anticipa il sindaco Allera Longo. Sono quasi 160 le persone prenotate per salire da Aymavilles verso Cogne alle 13, 150 alle 15 e meno di 50 alle 17. Fino a giovedì scorso, 18 luglio, era in programma per domani, domenica 21 luglio, il recupero delle auto bloccate, poi il maltempo previsto ha indotto la Regione Valle d'Aosta ad anticipare le operazioni di un giorno. I trasferimenti in bus organizzati dall’Amministrazione regionale partiranno alle 9.30 da Lampugnano, a Milano, e alle 11 da Corso Bolzano, vicino a Porta Susa, a Torino.

In un documento la sintesi delle richieste degli albergatori

Giovedì scorso, 18 luglio, si è tenuta a Cogne una riunione con gli operatori del settore ricettivo e i vertici Adava. «La trasferta è stata l’occasione - riferisce il presidente dell’Adava Luigi Fosson - per aggiornare i colleghi sulle iniziative che stiamo mettendo in atto per affrontare l’emergenza e sostenere il nostro settore. La situazione non è semplice, soprattutto per la Valnontey». Parlando anche a nome di tutto il Direttivo Luigi Fosson ha manifestato la vicinanza e tutto l’impegno per sostenere gli associati in questo momento. «Nonostante la normale preoccupazione, - dichiara Luigi Fosson - abbiamo comunque trovato un ambiente propositivo e degli imprenditori con la voglia e la determinazione di ripartire quanto prima». Il giorno precedente, mercoledì 17, invece era avvenuto l’incontro richiesto dall’Adava con la Giunta regionale per esaminare un documento di lavoro contenente una sintesi delle istanze e dei bisogni degli operatori del settore ricettivo, le cui attività sono state danneggiate dall'alluvione di fine giugno che ha colpito soprattutto le comunità di Cogne e di Cervinia. Il presidente degli albergatori Luigi Fosson evidenzia che «Tra i primi e più gravi problemi che si trovano ad affrontare le aziende coinvolte, c'è una sofferenza dovuta alla mancanza di liquidità: le scadenze fiscali di luglio - versamento Iva, Irpef e Intrastat -, il pagamento degli stipendi e dei contributi Inps di giugno, la scadenza delle rate di mutuo e la restituzione delle caparre per i soggiorni non effettuati stanno mettendo in difficoltà non poche strutture ricettive. È necessario mettere in campo interventi che possano dare un sostegno alla liquidità delle aziende coinvolte».

Ristori proporzionali alle perdite di fatturato

Tra le istanze dei rappresentanti delle strutture ricettive, vi sono anche l’attivazione della cassa integrazione, incentivi agli investimenti e un sistema di ristori proporzionale alle perdite di fatturato. Un’ipotesi che ha trovato una larga condivisione è quella di un ristoro che da un minimo del 10 per cento raggiunge il 40 per cento, al netto del costo del personale che è attualmente in cassa integrazione, per chi ha subito una perdita sui corrispettivi del luglio 2023 superiore al 91 per cento. Nell’incontro sono stati inoltre affrontati il tema della necessità espressa da Adava della strutturazione di una strategia di comunicazione, di promozione e di organizzazione di eventi che rilancino le 2 località colpite e l'intera Valle d'Aosta e l'apertura di un confronto per analizzare la questione dei collegamenti funiviari.

Dal canto suo, il presidente della Regione Renzo Testolin sottolinea: «Come anticipato ad Adava, il Governo regionale è sensibile alle istanze dei due territori e vuole dare risposte celeri e concrete. È quindi necessario darsi delle priorità di intervento. Partiremo nei prossimi giorni con la sospensione delle rate dei mutui Finaosta, per la cui fattibilità gli uffici regionali sono già al lavoro e che è uno dei punti contenuti nel documento che ci ha presentato l'Associazione degli albergatori. Nel prosieguo affronteremo, coralmente e facendo sistema, i vari interventi di supporto e di ristoro».

Anche le attività commerciali attendono un sostegno

Però non sono solo i titolari di attività ricettive a Cogne e a Cervinia a essere stati messi in ginocchio dall’alluvione, ma anche quelli di esercizi commerciali che attendono a loro volta interventi di sostegno. A tal proposito il presidente della Regione Renzo Testolin aggiunge che «L’incontro con gli albergatori è stato propedeutico e ha gettato le basi per pensare agli interventi che potranno essere strutturati per le aziende e che potranno valere non solo per le strutture ricettive, ma anche per gli altri settori». Per il presidente della Regione Renzo Testolin l’incontro con Adava «È stato l'occasione per avviare un primo confronto con gli albergatori e i rappresentanti delle strutture della Regione. È stato anche il primo di una serie di incontri che avremo con le associazioni che rappresentano tutte le attività che hanno avuto danni o che comunque si sono viste in qualche modo compromettere la stagione turistica, che speriamo possa comunque ripartire con forza, soprattutto per Cogne dove siamo riusciti a dare una data di apertura con l'ultimazione dei lavori straordinari fatti per il ripristino della viabilità».

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