Ritrova un amico d’infanzia dopo sessantacinque anni “Grazie al mio presepe”

Ritrova un amico d’infanzia dopo sessantacinque anni “Grazie al mio presepe”
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«Grazie al mio presepe, ho ritrovato un amico che non sentivo da 65 anni». E’ la bella storia di Serafino Servodidio, il falegname di Pontey, autore della straordinaria rappresentazione del paese in miniatura in cui ogni Natale viene ambientata una Natività ricca di movimenti e di dettagli. Quest’anno - a causa delle restrizioni causate dalla pandemia - la mostra nel salone sotto la microcomunità è finora rimasta chiusa al pubblico. Tuttavia un dettagliato servizio della Rai dedicato al suo presepe è stato trasmesso nel giorno di Santo Stefano su Rai Tre, all’interno del programma “Tgr Settimanale”. Immagini che hanno rapidamente unito la Valle d’Aosta con la Calabria, dove Serafino ha le sue origini. «All’età di 12 anni ho lasciato il mio paese di origine, Cittanova in provincia di Reggio Calabria. - ricorda Serafino Servodidio - Lì vive ancora il mio compagno di scuola e amico d’infanzia Domenico Cardona, che mi ha visto in televisione. Commosso, ha trovato il mio numero di telefono su internet e mi ha chiamato. Io ho compiuto 77 anni nello scorso mese di novembre ed erano 65 anni che non lo sentivo: è stata una grande emozione. Mi ha detto di avere pensato spesso di contattarmi ma di aver sempre rimandato. Si è deciso vedendomi in televisione e riconoscendo il mio viso, nonostante la mascherina. Abbiamo parlato della nostra infanzia a Cittanova, di tanti ricordi».

Nonostante non sia stato finora visitabile, il magnifico presepe di Serafino Servodidio non smette di attirare ammirazione. «Un giorno l’ho acceso solo per farlo vedere dall’esterno al figlio di un signore di Aosta: continuava a piangere con i genitori insistendo per visitarlo! - racconta il falegname - Diversi anziani, poi, mi hanno telefonato rattristati dicendo che per loro non era Natale senza il mio presepe». Attestazioni di stima che hanno convinto Serafino Servodidio a non togliere Gesù Bambino dall’allestimento, nonostante sia ormai passata l’Epifania: «Non appena si potrà, apriremo l’esposizione in modo che le persone possano venire a vedere il presepe proprio come sarebbe stato a Natale».

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