Ritratti d’oro e d’argento, reliquiari medievali alla Cattedrale di Aosta
A causa della pandemia e della conseguente zona rossa e arancione decretate dal Ministro della Salute Roberto Speranza, la mostra “Ritratti d'oro e d'argento, reliquiari medievali in Piemonte, Valle d'Aosta, Svizzera e Savoia” che avrebbe dovuto aprire i battenti sabato 27 marzo scorso, ha visto dischiudere i suoi tesori d'arte medievale al pubblico solo lunedì 24 maggio quando il colore giallo pandemico è stato assegnato alla nostra regione. Un vero peccato poter ammirare la collezione di reliquiari medievali raccolti al Museo della Cattedrale di Aosta solo per pochi giorni, la chiusura della mostra è infatti prevista per giovedì prossimo, 3 giugno, anche se per l’intera estate il Museo della Cattedrale di Aosta ospiterà tutte le opere di provenienza valdostana, permettendo ai visitatori di poter ammirare oltre l’80 per cento delle opere selezionate.
L’allestimento completo vede esposte in prestito opere non facilmente fruibili, se non in sede espositiva, provenienti dall'abbazia svizzera di Saint Maurice d'Agone , come il busto reliquiario di San Vittore datato ai primi anni del 1400, accreditato all'orafo Gossuin de Bomel e al pittore Gregorio Bono, mentre dall'ospizio del Gran San Berbardo proviene il reliquiario di San Bernardo di Aosta la cui prima attestazione documentaria nota riporta l'anno 1419, ma che risale più probabilmente al XIII secolo. Importanti ed essenziali nel percorso espositivo le opere reliquiarie della collegiata di San Pietro e Orso di Aosta e della cattedrale, ma questa è l'occasione per ammirare, mirabilmente restaurate, le opere della Prevostura di Saint-Gilles di Vérres, delle Parrocchie di Ayas, Arvier, Chanporcher, Charvensod, Courmayeur, Montjovet, Saint-Dénis e Valpelline che dimostrano la ricchezza culturale e religiosa della nostra comunità.
L'esposizione rappresenta sicuramente per la diocesi di Aosta, come sottolinea il vescovo di Aosta monsignor Franco Lovignana, un evento culturale di alto prestigio, frutto della costante collaborazione internazionale di “Art Médiéval dans les Alpes” e che vede coinvolti il Museo Civico di Arte antica di Torino e la Fondazione Torino Musei. Infatti a Palazzo Madama di Torino è esposta, in contemporanea con Aosta, una ricca selezione di opere provenienti da tutte le chiese piemontesi.
Questa iniziativa è stata l'occasione per effettuare importanti interventi di restauro finanziati dalla Regione Valle d'Aosta attraverso la Soprintendenza per i Beni e le Attività culturali curati dall'Ufficio Beni storico-artistici, gestito da Viviana Maria Vallet, con il contributo essenziale di Roberta Bordon, direttore dell'Ufficio Beni culturali ecclesiastici della Diocesi di Aosta. Un supporto importante per i fondi del restauro è pervenuto dalla Conferenza Episcopale Italiana, che grazie ai contributi del fondo dell'8 per mille, ha promosso gli interventi di valorizzazione sui busti reliquiari più significativi della collezione del Museo del Tesoro della cattedrale. Anche il Rotary Club di Aosta è tra i sostenitori finanziari dell'iniziativa.
La mostra resterà aperta dal lunedì al venerdì dalle 15 alle 18, il sabato e la domenica dalle 15 alle 17.30 e su prenotazione anche in orario serale dalle 20 alle 22, telefonando al numero 348 4514167. L’ingresso è gratuito per i giovani fino ai 18 anni e per gli studenti fino ai 25 anni, il prezzo del biglietto è di 4 euro. L'apertura e la sorveglianza dell'esposizione è affidata ai volontari dell'associazione Chiese aperte della Diocesi di Aosta che da sempre assicurano la fruizione dei beni artistici ecclesiastici della Diocesi aostana.