Ristori per i costi fissi, ecco come fa Bolzano Via libera alle misure

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Bolzano. Il tormentone, puntuale, è arrivato anche nell’assemblea dell’Adava di giovedì scorso, 6 maggio. Perchè il parallelo con ciò che fa l’Alto Adige alla fine viene sempre fuori. E questa volta i termini di paragone sono freschi freschi, perché la Giunta provinciale ha adottato un provvedimento in materia giusto la settimana scorsa. Con 280 milioni di euro, i contributi a fondo perduto per le imprese parametrati ai costi fissi rappresentano la parte più consistente del pacchetto da 500 milioni di aiuti Covid messi a disposizione a marzo dalla Giunta provinciale per «sostenere l’economia, attenuando le conseguenze della crisi pandemica, garantendo la sopravvivenza delle imprese e mettendo a disposizione liquidità». Lo ha ribadito l'assessore provinciale all'Economia e al Lavoro Philipp Achammer, che martedì scorso, 27 aprile, ha presentato i criteri per l'accesso a questi aiuti. Gli aiuti parametrati ai costi fissi sono la seconda misura principale di sostegno all'economia, insieme ai contributi a fondo perduto. I criteri per la concessione di questi aiuti di importo compreso fra 3.000 e 100.000 euro sono stati fissati dalla Giunta provinciale a fine marzo. Da lunedì 19 aprile è dunque possibile presentare domanda. L'assessore Achammer ha riferito che sono già più di 1.000 le domande di aiuto pervenute alla Provincia, ricordando che è possibile accedere a una sola delle tipologie di aiuto, contributi a fondo perduto o sostegno parametrato ai costi fissi.

I soggetti economici destinatari della misura

La decisione approvata dalla Giunta prevede aiuti rivolti a lavoratori autonomi, liberi professionisti e imprese nei settori dell'artigianato, dell'industria, del commercio, dei servizi, del settore alberghiero e degli affittacamere privati, nonchè rifugisti, giardinerie e industria lattiero-casearia e viti-vinicola. Le richieste saranno possibili fra giugno e la fine di settembre. Si tratta di aiuti fino a 100.000 euro, la cui entità viene calcolata sulla base dei costi fissi e dell'entità del calo di fatturato. In caso di calo di fatturato del 30 per cento l'aiuto ammonta al 30 per cento dei costi fissi riconosciuti, se il calo invece raggiunge il 50 per cento del fatturato l'aiuto sale al 50 per cento dei costi fissi. Possono accedere al contributo fino a 100.000 euro attività economiche che abbiano iniziato la propria attività entro il 31 marzo 2021 e il cui fatturato complessivo fra il 1 aprile 2020 e il 31 marzo 2021 sia calato almeno del 30 per cento rispetto all'anno precedente. I criteri prevedono che l'attività abbia comunque raggiunto un fatturato di almeno 30.000 euro nel 2019. Imprese che hanno iniziato l'attività a partire dal 1° aprile 2019 non devono dimostrare di aver subito un calo di fatturato, però devono raggiungere un fatturato minimo mensile di 700 euro. Il conteggio dei costi fissi si compone di 69 voci fra cui energia elettrica, riscaldamento, telefono, assicurazioni, pubblicità, lavori di pulizia, tariffa rifiuti, affitti e spese di manutenzione.

Domande tramite E-Government

Le domande possono essere presentate a partire da giugno tramite il servizio di eGov della Provincia tramite SPID. Gli uffici provinciale stimano di riuscire a elaborare le richieste di finanziamento entro il mese successivo dalla richiesta. Si può accedere a un prefinanziamento fino al 90 per cento del contributo richiesto presentando richiesta da maggio alla propria banca sulla base dell’accordo stipulato fra la Giunta provinciale e le banche locali (Cassa di risparmio, Banca popolare, Raiffeisen).

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