«Rischio geologico e il cambiamento climatico» Una nuova laurea magistrale ad Aosta
Con la nuova sede di piazza della Repubblica, nell'ex caserma Testa Fochi, l'Università della Valle d'Aosta vuole rilanciare anche la sua offerta didattica e di ricerca, puntando sulle nuove tecnologie e l'adattamento ai cambiamenti climatici in montagna. Per farlo, mercoledì scorso, 27 dicembre, il Consiglio dell'Università ha approvato il Piano triennale di sviluppo 2024-2026 e il Piano delle performance 2024 con una particolare attenzione alla programmazione didattica.
"In primo luogo è confermata l'attuale offerta di corsi di laurea ad accesso libero", si legge in una nota dell'ateneo. Sono lingue e comunicazione per l'impresa e il turismo, economia e management, scienze politiche e delle relazioni internazionali, la magistrale in economia e politiche del territorio e dell'impresa. I corsi di laurea ad accesso programmato sono scienze e tecniche psicologiche, che avrà un aumento dei posti fino a 130, e scienze della formazione primaria, con programmazione degli accessi "in relazione al fabbisogno di personale docente nelle scuole primarie nel medio-lungo periodo segnalato dalla sovrintendenza agli Studi della Regione Valle d'Aosta", aggiunge la nota.
A livello di nuove proposte di percorsi didattici, il Piano approvato dal Consiglio dell'Università stabilisce di procedere con gli studi di fattibilità per l'avvio dei percorsi di studio triennale in innovazione sociale, comunicazione e nuove tecnologie, scienze dell'educazione (che risponderà alle esigenze del territorio legate alla carenza di figure di educatore professionale) e una laurea magistrale in geological risk & climate change, in convenzione con l'Università di Milano-Bicocca.
"Il corso fornirà le competenze nell'ambito geologico applicativo, geofisico nonché di valutazione e gestione dei rischi nel contesto climatico attuale e futuro legato all'impatto del climate change", aggiunge la nota.
Nell'ambito degli studi di fattibilità "si elaboreranno proposte di modifica degli ordinamenti didattici dei corsi di laurea esistenti" per "incrementare l'attrattività in ingresso da parte di studenti non residenti in Valle d'Aosta, così da compensare il calo demografico e aumentare il numero di iscritti in vista dell'ingresso nella nuova sede". L'Ateneo nominerà "appositi comitati per valutare la fattibilità delle nuove proposte didattiche che opereranno anche in dialogo con rappresentanti del mondo del lavoro e delle professioni del contesto locale e attraverso un'analisi della domanda potenziale e dell'offerta formativa esistente nella medesima classe o in classi affini nel sistema universitario nazionale", si legge ancora.
Per quanto concerne l'alta formazione, il Piano di sviluppo prevede il proseguimento, nel periodo 2024-2025, dei percorsi già attivati come il master interuniversitario di primo livello in educazione e natura-competenze per una formazione ecologica e per la sostenibilità, il corso di perfezionamento in albi illustrati e natura, tra immagini e immaginari. Metodologie e strumenti per la promozione della lettura all'aperto, la summer school di alta formazione destinata a dottorandi e post-doc in collaborazione con l'associazione internazionale degli insegnanti di geografia.
È anche stato stabilito di esplorare la possibilità di attivare nuovi percorsi, come summer e winter school e master di primo livello, anche collegati al progetto Pnrr-Nord ovest digitale e sostenibile, ad esempio negli ambiti del management delle piccole e medie imprese, del turismo culturale e sostenibile, dei big data e del machine learning e intelligenza artificiale.
Infine, il Consiglio dell'Università, per contenere la dispersione e gli abbandoni degli studi, ha deciso di rafforzare il tutorato rivolto agli studenti del primo anno e potenziare le attività di orientamento; di proseguire con gli interventi a sostegno degli studenti con disabilità, Dsa o con particolari esigenze; di attuare azioni specifiche di sostegno per gli studenti non frequentanti del corso di laurea in scienze e tecniche psicologiche e del corso di laurea in scienze politiche e delle relazioni internazionali, attraverso l'attivazione di repliche in orario preserale o serale a distanza per l'anno accademico 2024-2025.
Il Consiglio dell'Università della Valle d'Aosta ha inoltre approvato il bilancio di previsione annuale autorizzatorio 2024 dell'ateneo, che pareggia a 16,957 milioni di euro; i finanziamenti arrivano per il 51 per cento dalla Regione Valle d'Aosta e per il 49 per cento da altre fonti, di cui il 30 per cento dall'Unione europea.