Ripiantumazioni: 2,8 milioni di euro per il progetto a Montalto e Pavone
La tutela ambientale è il fine del piano di riforestazione dei corridoi ecologici sui territori di Montalto Dora, con il coordinamento della Città Metropolitana, supportato da Università e Regione Piemonte, per un investimento totale pari a 22 milioni e 220mila euro. Tale è la portata del fondo richiesto al Ministero dell’Ambiente per la realizzazione di 5 progetti di forestazione urbana ed extraurbana, presentati nel 2023, a copertura di 5 diversi ambiti metropolitani adatti per la messa a dimora di 65 mila alberi nei prossimi 2 anni. Per quanto riguarda l’area canavesana saranno coinvolti i Comuni di Montalto Dora e Pavone, lungo i corridoi ecologici tra Chiusella e Dora Baltea, per una spesa pari a 2 milioni e 800mila euro. A disposizione per la piantumazione alcuni appezzamenti di proprietà del Comune di Montalto, che ha offerto la sua collaborazione a favore del progetto di rimboschimento. «Si tratterà però di soluzioni di compromesso - spiega il sindaco Renzo Galletto - in quanto molte zone utilizzabili come aree di piantumazione erano di proprietà di privati o adibite a un utilizzo diverso, come spazi riservati al pascolo. Sulla base di questo progetto vedremo di strutturare e definire ora le zone utilizzabili con specifica attenzione».
L’esecuzione di questo progetto potrebbe favorire un adeguato ripristino della flora, consentendo invece alla fauna locale di potersi muovere e attraversare il fiume Dora senza finire sulle carreggiate trafficate. A curare la messa a punto degli interventi sarà il Dipartimento di Scienze Agrarie Forestali e Alimentari dell’Università di Torino, che supervisionerà l’aspetto scientifico, mentre a livello operativo agiranno Regione Piemonte e l’Istituto per le piante da legno e l’ambiente di Torino.
Il progetto è parte di un più vasto piano di riforestazione che mira a raggiungere entro il 2026 la cifra di 1 milione di alberi piantati su una superficie di 850 ettari di territorio rinaturalizzato, a supporto per la lotta di contenimento dei livelli di anidride carbonica, e si colloca sulla falsariga della grande opera di riqualificazione ambientale iniziata sin dal 2020, quando furono messi a dimora 100mila alberi grazie agli altri 8 progetti simili finanziati dal Decreto Clima, accresciuti di altre 200mila unità nel 2022.