Ripetitore tra i vigneti e vicino al castello, via libera del Tar

Ripetitore tra i vigneti e vicino al castello, via libera del Tar
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Via libera da parte del Tar Valle d’Aosta alla società Inwit per il posizionamento di una stazione radio nel territorio di Aymavilles, a Plantey. Lo ha comunicato la sindaca Loredana Petey nel consiglio comunale di Aymavilles convocato giovedì scorso, 23 marzo.

«La normativa di settore lascia spazio a interpretazioni» che confliggono «con la tutela del territorio ed a favore di una collocazione indiscriminata di tali impianti, che sono sempre di grande, negativo impatto visivo» ha rilevato Loredana Petey. Così il Tar ha ritenuto che la Inwit possa posizionare la propria antenna in una zona «di particolare interesse agricolo, in mezzo a secolari vigneti». Per il Piano Regolatore comunale nella sottozona in questione sono ammessi «interventi edilizi molto limitati, finalizzati alla realizzazione di depositi attrezzi ed esigenze lavorative, e strutture pertinenziali, di stretta inerenza all’attività agricolo-viticola, destinazione che connota la vocazione del territorio». E la legge regionale numero 25 del 2015 sugli impianti di radiotelecomunicazione stabilisce che il rilascio dell’autorizzazione sia subordinato alla compatibilità con il Piano Regolatore. «Compatibilità che, a tutti gli effetti, non c’è: per tale motivo, coerentemente, il Comune aveva opposto diniego all’installazione» si legge in una nota.

«La decisione lascia ancor più perplessi se si considera che ad una distanza di circa 40 metri lineari dal punto in cui Inwit vuole collocare l’impianto è presente una sottozona dedicata ad usi speciali che può ospitare anche siti di teleradiocomunicazioni ed all’interno della quale è già presente una struttura, di altezza notevolmente inferiore a quella proposta, che potrebbe essere utilizzata per l’installazione degli impianti di trasmissione».

La Sindaca ha inoltre segnalato che il sito che dovrà ospitare l’antenna si trova «a pochi metri dal Castello recentemente riaperto al pubblico dalla Regione». «I Comuni si trovano sempre più in difficoltà di fronte a situazioni di questo tipo, le grandi aziende progettano e realizzano impianti senza curarsi dei disagi al territorio e del contesto in cui intervengono, con il benestare di proprietari dei terreni che non hanno troppo a cuore il proprio paese. - conclude Loredana Petey - L’Amministrazione valuta comunque di proseguire in ogni sede competente la tutela della popolazione e del proprio territorio».

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