Ripartono i trekking sulle nostre montagne: tocca alla guida Andrea Duc

Una settimana di montagna, tra tende e bivacchi, sfidando la pioggia, cenando (a volte) nei rifugi e godendo ogni attimo di un’esperienza indimenticabile. E’ terminato sabato scorso, 3 luglio, il trekking attorno al Mont Avic proposto con fiducia e come segnale del superamento della pandemia dalla guida alpina Andrea Duc, che per circa una settimana ha fatto conoscere a sette suoi “Clienti e al contempo amici”, come ama definirli, le bellezze di una montagna che si trova al di fuori dei circuiti tradizionali delle vette valdostane. “Siamo partiti da Covarey di Champdepraz, siamo saliti al lac Gelé e poi al Gran Lago, poco sopra il Rifugio Barbustel. - racconta Andrea Duc, presidente delle Guide di Arnad - Il giorno dopo abbiamo fatto rotta su Clavalité, puntando sulla zona del Miserin e dormendo nell’omonimo rifugio, visto che le condizioni del tempo erano proibitive”. La passeggiata di sette giorni - assieme ad altrettanti appassionati di montagna, tutti valdostani - è proseguita poi verso il col Fenêtre, il Rifugio Grauson a Cogne e il colle e il lago di Les Laures. Come spesso succede in montagna, però, bisogna saper improvvisare. “Il programma originario prevedeva la salita nella zona di Arbolle, sopra Pila, però c’era ancora parecchia neve nella discesa e abbiamo preferito lasciar perdere. - continua Andrea Duc - Abbiamo trascorso tre notti al Bivacco di Les Laures, ogni giorno abbiamo trovato il modo di scoprire posti nuovi e paesaggi indimenticabili”.

Un trekking su sentieri poco frequentati, quello guidato da Andrea Duc. “Diciamo che in Valle d’Aosta questo genere di iniziative viene solitamente organizzato sulle Alte Vie. Io, una volta l’anno, lo propongo in contesti diversi, trovando l’apprezzamento del cliente”.