Riorganizzazione della Regione, progetto con l’Università Bocconi

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Ridare un'organizzazione coerente e più efficiente all'Amministrazione regionale della Valle d'Aosta. È l'obiettivo di un progetto, avviato nei mesi scorsi con il supporto della Scuola di direzione aziendale Luigi Bocconi di Milano, che nei giorni scorsi è entrato nel vivo. «È stata avviata la fase operativa della collaborazione che vede la Regione insieme alla Sda Bocconi per il processo di analisi e ripensamento delle strutture dell'amministrazione regionale» spiega Erik Lavevaz, presidente della Regione, nelle sue comunicazioni in apertura del Consiglio Valle di oggi.

Martedì pomeriggio si è tenuto un primo incontro che «ha visto coinvolti tutti i dirigenti della Regione» per la «condivisione del percorso e dei metodi». Per Erik Lavevaz, «si tratta di un progetto ambizioso» che «nei prossimi mesi entrerà nel vivo con interviste mirate, raccolte di dati e prime ipotesi di intervento». La Regione vuole «anzitutto rivedere i metodi di lavoro e a valorizzare le risorse umane della Regione, e che per questo deve essere condiviso a tutti i livelli. Mi impegno quindi ad aggiornare anche il Consiglio sull'evoluzione di questo percorso».

Mobilitazione venerdì 30Nel contestare il mancato rispetto degli impegni assunti da parte della Regione sul contratto di lavoro del comparto unico regionale, Cisl e Uil Vda hanno proclamato una mobilitazione per venerdì prossimo, 30 settembre dalle 10.30 in piazza Deffeyes.

I sindacati ricordano quanto sottoscritto nella procedura di raffreddamento da parte dei rappresentanti della Regione, del Celva e del Cpel, «a seguito dello stato di agitazione proclamato per il rinnovo dei contratti di lavoro sia per il personale delle categorie che della dirigenza».

Il 22 giugno scorso, proseguono i sindacati, «gli impegni assunti e siglati con gli organi prefettizi mettevano un punto fermo sulle questioni fondanti relative ai rinnovi contrattuali». La parte datoriale si era presa l’impegno di adottare entro il 31 luglio delle «direttive sulle parti economiche del comparto della dirigenza», che invece «non sono state comunicate».

L’auspicio di Cisl e Uil è ora, attraverso la mobilitazione, «di riportare le parti datoriali agli impegni sottoscritti e proseguire con i rinnovi contrattuali».

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