Rinvio della chiusura del Tunnel L’Italia «spinge» per settembre 2024

Rinvio della chiusura del Tunnel L’Italia «spinge» per settembre 2024
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Nel pomeriggio di ieri, venerdì 1° settembre, si sono riuniti autorità e società italiane in vista della conferenza intergovernativa che si terrà all’inizio della prossima settimana, ed alla quale spetterà l’ultima parola. Quel che è certo è che il Tunnel del Monte Bianco resterà aperto fin quando il traffico pesante non sarà di nuovo consentito al Fréjus. Ma la data di avvio dei lavori ancora non è stata definita. Quindi di sicuro il traforo non chiuderà lunedì prossimo, 4 settembre.

Da quanto trapela a proposito della riunione di ieri, le autorità italiane «spingono» per il rinvio di 12 mesi della chiusura del Traforo, con lo slittamento del via ai lavori a settembre 2024. Uno scenario di cui si è iniziato a parlare giovedì scorso, 31 agosto, e sul quale si trova «allineata» anche la Regione Valle d’Aosta. Ciò consentirebbe infatti di arrivare ancora più attrezzati e pronti all’apertura del cantiere e soprattutto offrirebbe maggiore opportunità di riprendere in mano il discorso del raddoppio del tunnel. Questa posizione verrà messa sul tavolo nel confronto con i francesi previsto per la settimana prossima, nella ormai nota conferenza intergovernativa. Da quella sede uscirà la decisione definitiva.

Sicuro il rinvio

Già nella mattinata di venerdì il Geie, raggruppamento italo-francese di gestione della struttura, dava per certo quanto meno lo slittamento del 4 settembre, data di apertura del cantiere al Monte Bianco. "I lavori di ristrutturazione della volta - si legge in una nota - sono stati rinviati e il tunnel rimarrà aperto in attesa della ripresa del traffico sulla A43 e della riapertura del tunnel del Fréjus ai mezzi pesanti, prevista entro 8 giorni. La priorità viene data al mantenimento degli scambi commerciali tra Italia e Francia".

Scenario che immediatamente ha sollevato timori nella nostra regione: far slittare il via porterebbe alla chiusura del cantiere dopo il 18 dicembre, compromettendo il Natale?

«Il rinvio dei lavori di otto giorni per noi è assorbibile.

E' necessaria una riorganizzazione dei cantieri che comporta delle difficoltà tecniche, ma stiamo gestendo la situazione.

Lo slittamento non creerà problemi o modifiche per il rispetto della data di riapertura del 18 dicembre, come previsto dal cronoprogramma". Parole di Riccardo Rigacci, direttore gerente del Geie-Tmb. "Siamo in attesa - ha aggiunto - di conoscere le decisioni finali delle autorità. Spostare il cantiere al 2024? E' gestibile, anche se non ne abbiamo ancora parlato con l'impresa. In questo caso siamo pronti a riorganizzare tutte le attività".

Summit tra Ministri

L’accordo per rinviare la chiusura del Tunnel del Bianco è arrivato nella serata di giovedì scorso, 31 agosto, in seguito all’intesa tra i ministri delle infrastrutture di Italia e Francia, Matteo Salvini e Clément Beaune.

"Il traforo del Fréjus chiuso per frana, il Monte Bianco che rischia di chiudere per lavori, il San Gottardo dove c'è stato un deragliamento. Rischiamo veramente il blocco". Così il ministro Salvini ha riassunto la situazione poco prima di parlare col collega francese. L'accordo prevede che i lavori per il rifacimento della volta in cemento armato vengano riprogrammati per evitare la chiusura contemporanea delle gallerie del Fréjus e del Monte Bianco. La situazione stava rapidamente precipitando verso il collasso. Il 31 agosto i tempi di attesa per l'ingresso nel Traforo del Monte Bianco hanno superato un'ora, nei giorni precedenti erano ben più lunghi.

Mai più il “tappo”

"Non possiamo più consentire che si riproponga il 'tappo' di lunedì e una fila di oltre 15 chilometri anche perché questo territorio non è nelle condizioni infrastrutturali di poter assorbire la ricaduta e l'impatto che già avete conosciuto". Lo ha detto Nello Musumeci, ministro per la Protezione civile e per le Politiche del mare, che ieri venerdì 1° settembre era impegnato in una breve visita istituzionale nella sede della Protezione civile regionale all'aeroporto Corrado Gex di Saint-Christophe.

Nello Musumeci, commentando l'emergenza per i trasporti tra Italia e Francia dopo la frana caduta nella Maurienne che ha costretto alla chiusura del tunnel del Fréjus ai mezzi pesanti, con l'intero traffico dirottato verso il traforo del Monte Bianco, ha spiegato che il presidente della Regione Valle d'Aosta, Renzo Testolin, "mi ha sottoposto questo grave problema. Noi dobbiamo lavorare, e lo stanno già facendo i colleghi dei Trasporti e Infrastrutture e degli Affari esteri per trovare un'intesa bilaterale".

Sulla possibilità del raddoppio del Traforo del Bianco, il ministro Musumeci spiega: "Tratterò il tema con i colleghi interessati, ma sono convinto che sarà fatto tutto ciò che sarà necessario fare per evitare situazioni di congestione assolutamente intollerabili come quelle che abbiamo conosciuto nei giorni scorsi".

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