«Ringraziamo il maestro Rocco Papalia per la sua dedizione alla Banda di Aosta»

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Al bellissimo e condivisibile ringraziamento rivolto dai musicisti della Banda municipale di Aosta al maestro Rocco Papalia, vogliamo aggiungere quello di amici e conoscenti che venerdì scorso, 15 novembre, hanno seguito al Teatro Giacosa il concerto di gala di Santa Cecilia. La manifestazione è stata molto apprezzata e applaudita, anche se accompagnata da una vena di malinconia per l’ultima presenza ufficiale del direttore, che ha passato la bacchetta al figlio Daniele Papalia. Mentre la sua voce si è incrinata nel darne la notizia, molti presenti hanno provato stupore e rimpianto.

La Banda della città di Aosta, circa cento anni dopo la sua costituzione, nel 1983 è stata affidata al maestro Rocco Papalia che l’ha riformata, organizzata, seguita nel cambiamento e nell’evoluzione, dandole un’impronta personale.

La musica ha un linguaggio universale, educativo, che offre anche un piacere immediato: far parte di una Banda sviluppa sia l’apprendimento personale sia le relazioni umane. Si parla di musicoterapia proprio per questo effetto positivo che, secondo Platone, penetra nei recessi più profondi dell’anima. Il Maestro è la guida, il supporto di questo complesso, attraverso corsi aperti a tutti e sfilate in città per eventi e ricorrenze.

C'è una notizia positiva: Rocco Papalia resterà come volontario vicino alla Banda e ai suoi componenti. Anche questa scelta dimostra che la musica e la Banda sono state un elemento fondante della sua vita, tanto che ha saputo trasmettere questa passione a figli e parenti. Anche noi vogliamo esprimere amicizia e stima a Rocco Papalia, sia a livello personale, sia perché il suo lavoro ha segnato la storia della Banda di Aosta.

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