Rimane chiusa la strada regionale 28 per Oyace
Relativamente al crollo verificatosi nella mattina di sabato 12 ottobre lungo la strada regionale numero 28 per Oyace, nel territorio del Comune di Valpelline, sono in corso gli approfondimenti necessari a valutare le conseguenze della frana che ha provocato l’interruzione della circolazione stradale all’altezza del chilometro 11.
A tal proposito, nella mattinata di mercoledì scorso, 16 ottobre, l’assessore alle Opere pubbliche, Territorio e Ambiente Davide Sapinet con i dirigenti e i tecnici delle strutture interessate dei Dipartimenti Infrastrutture e Viabilità, Programmazione risorse idriche e territorio e Protezione Civile e Vigili del Fuoco, alla presenza dei sindaci dei 3 Comuni coinvolti, Maurizio Lanivi per Valpelline, Stefania Clos per Oyace e Valter Nicase per Bionaz, hanno fatto il punto sulla situazione e concordato i prossimi passi.
«Nei giorni scorsi sono stati effettuati alcuni sorvoli in elicottero e ricognizioni aeree per mezzo di droni allo scopo di valutare l’entità del crollo e di programmare i successivi necessari interventi sul versante. - precisa l’assessore Davide Sapinet - Tuttavia, l’attuale situazione meteorologica non consente per il momento di porre in atto le attività previste sul sito, le quali saranno programmate non appena le condizioni del tempo ne renderanno possibile la realizzazione».
Nello specifico, è previsto il disgaggio dei materiali lapidei instabili lungo il versante, e successivamente sarà riattivato il cantiere, già operativo sul sito prima della frana, per il posizionamento delle barriere paramassi a protezione della sottostante viabilità regionale. La circolazione sulla strada regionale numero 28 resta pertanto interrotta. È stata attivata la deviazione del traffico, per i soli veicoli di peso inferiore ai 35 quintali, verso la viabilità alternativa comunale sulla quale, viste le limitate dimensioni della carreggiata, già dal pomeriggio di lunedì scorso, 14 ottobre, è stato posizionato un impianto semaforico a regolamentazione della circolazione.
«Nei primi giorni della prossima settimana, a seguito dell’attivazione del cantiere sul versante, a cura della struttura Attività geologiche che si occuperà anche dei disgaggi, - conclude l’assessore Davide Sapinet - potranno essere effettuate nuove valutazioni in ordine alla transitabilità della strada regionale».
Valsavarenche, riaperta la strada regionale 25
È stato riaperto lunedì scorso, 14 ottobre, il tratto finale della strada regionale 25 della Valsavarenche: era chiuso dal pomeriggio di venerdì scorso, 11 ottobre, a causa del crollo di alcuni massi, avvenuto circa 2 chilometri più in basso dell'abitato di Pont, che era rimasto isolato. Il Dipartimento regionale della Protezione civile ha stimato che il crollo ha coinvolto un volume di circa 2.000 metri cubi di roccia, di cui soltanto una frazione compresa tra i 50 e i 100 metri cubi ha invaso la sede stradale. I massi restanti sono rimasti nel canale a monte o sono finiti al di sotto della carreggiata. Nessuna persona è rimasta coinvolta.