Rifugio Mollino, i vecchi gestori lasciano Nuovo bando del Comune di Gressoney

Rifugio Mollino, i vecchi gestori lasciano Nuovo bando del Comune di Gressoney
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«Speriamo che il lavoro portato avanti fino a questo momento, le bellissime esperienze che abbiamo proposto ai nostri clienti possano servire ai nuovi gestori per proseguire il progetto dai noi iniziato». E’ a malincuore che Cristina Targhetta di origini gressonare - la nonna paterna Irene André era insegnante nella locale scuola elementare - e il marito Paolo Goitre, che proviene dalla Val Susa, lasciano dopo 3 anni la gestione del Rifugio Mollino-Casa Capriata, un luogo particolare per Gressoney, con una lunga storia alle spalle, inaugurata nel 2014 dopo anni di progetti e studi: il Rifugio Mollino prende il nome dal suo progettista, il celebre architetto torinese Carlo Mollino che aveva presentato la “Casa Capriata” nel 1954 in occasione della decima triennale di Milano.

La coppia che durante la settimana vive e lavora nella Val Sangone e che nei fine settimana si spostava a Gressoney, a cui è legata da un grande amore, non si può dire che non ci abbia provato, ma alla fine, nonostante la bellissima esperienza, soprattutto dal punto di vista umano, ha deciso di lasciare. «Il nostro progetto originario, 3 anni fa, era che almeno mio marito lasciasse il suo lavoro come dipendente per dedicarsi completamente al rifugio. - racconta Cristina Targhetta - Alla fine, dati gli scarsi riscontri economici, a fronte di tanto lavoro e impegno, non è pensabile. Abbiamo lavorato per 3 anni, 7 giorni su 7, improvvisandoci anche come ristoratori. I nostri clienti, quasi inaspettatamente, sono sempre ritornati e ora sono dispiaciuti per il nostro abbandono».

Una festa di chiusura per il Rifugio è in programma per oggi, sabato 18 marzo, mentre domani, domenica 19, la coppia smonterà tutto e tornerà a valle.

Nel frattempo il Comune si è già mosso con un nuovo bando pubblicato sul sito istituzionale. Il nuovo contratto durerà dal 1° giugno 2023 al 31 maggio del 2026, con un canone annuo a base d’asta per il primo anno di 2.500 euro e per i successivi 2 anni di 3mila euro annui. Anche per l’eventuale rinnovo triennale, il canone d’affitto è fissato in 3mila euro annui. Gli interessati possono presentare le loro offerte entro mercoledì 12 aprile e l’apertura delle buste avverrà il giorno successivo.

Il rammarico degli ex gestori è condiviso dall’assessore Andrea Gallo, amante della montagna nel suo aspetto più autentico, che sta seguendo l’iter del bando per l’affidamento del Rifugio ad un nuovo gestore. «Cristina e Paolo hanno lavorato benissimo, andando oltre le nostre aspettative, tenendo sempre aperto, anche quando la seggiovia era chiusa, circostanza che purtroppo è avvenuto spesso negli ultimi anni, prima per il Covid, poi per lo scarso innevamento nella parte alta della seggiovia. - commenta Andrea Gallo - Ad esempio, quest’anno è stata aperta nella parte alta solo da una ventina di giorni e da domenica scorsa gli impianti sono chiusi. Quasi una beffa... Purtroppo le logiche della società che gestisce gli impianti sono diverse dalle nostre, lo capiamo, e alla fine per il Rifugio Mollino diventa difficile lavorare in maniera adeguata Speriamo che chi arriverà sia più fortunato e riesca a portare avanti quanto iniziato dagli ex gestori. Dal canto nostro abbiamo rivisto alcune parti del contratto, andando ad esempio a limitare le penali in caso di mancata apertura della struttura».

Il Rifugio Mollino, che si trova a monte del Weissmaten, a quota 2.050 metri, in effetti è un rifugio anomalo, raggiungibile solo a piedi, ma senza la possibilità di pernottare. Una camminata di circa 2 ore che in estate può anche essere piacevole ma che in inverno diventa impegnativa, non essendoci un vero e proprio sentiero, e quindi adatto in pratica solo ad escursionisti esperti. Casa Capriata inoltre, secondo le regole del Comune, deve comunque essere aperta in modo continuativo per poter assecondare le esigenze degli impianti, gestiti da Monterosa Ski. Ad esempio nel mese di luglio la seggiovia è aperta solo nei fine settimana e tutti i giorni solo ad agosto.

«Vorremmo trovare un accordo per cambiare questa regola, puntando sull’apertura anche a giugno e a settembre. - dice ancora l’assessore Andrea Gallo - Abbiamo grandi progetti per la zona del Weismatten al quale tutti gli abitanti di Gressoney sono molto legati storicamente». Un progetto su cui sta lavorando il Comune prevede il recupero della ex Casa da the della Regina (il vecchio bar ristoro che c’era prima di Casa Capriata, attualmente in disuso) con l’aggiunta di piccoli bivacchi nel bosco, concepiti in maniera innovativa.

Un’intuizione che in un certo senso era già stata anticipata dalla coppia della Val Sangone che per 2 estati ha pensato al “glamping”, installando delle particolari tende attrezzate per far dormire i clienti. «La mancanza di posti letto ci ha sempre penalizzati - conclude Cristina Targhetta - e l’idea delle tende è piaciuta davvero, tanto che in molti ci hanno chiesto se per quest’estate le riproporremo. Noi purtroppo però non ci saremo».

Il Rifugio Mollino a Gressoney-Saint-Jean. Sotto i gestori Cristina

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