Riforma elettorale, ora il comitato punta al referendum consultivo

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Il comitato per la riforma elettorale non si ferma. Dopo il no della commissione regionale per i procedimenti referendari ad un referendum propositivo sul disegno di legge di iniziativa popolare per la modifica della legge elettorale della Valle d'Aosta, che proponeva l'elezione diretta del presidente della Regione e della giunta, ora si punta al referendum consultivo regionale. Giovedì 28 aprile sarà avviata la raccolta firme per richiederlo.

«Il sistema elettorale è gravemente difettoso - spiega il comitato in una nota - la necessità di un cambiamento è avvertita da tanti, in modo trasversale, se ne parla molto fra la gente ed in Consiglio regionale, ma poi la riforma rimane bloccata dai veti incrociati e dai calcoli di convenienza partitica». Per il comitato si tratta quindi «di un'esigenza di cambiamento che non ha un colore politico, ma esprime una domanda fortemente diffusa», che «non trova risposte e talvolta si traduce in frustrazione, sensazione di impotenza», quando «in realtà gli strumenti ci sono e sono quelli delle democrazia diretta».

Per riuscire nell'intento, il comitato chiama a rapporto anche gli operatori dell'informazione, per proporre loro una collaborazione civico-informativa di un mese utile a «dare a tutti i valdostani la possibilità di partecipare ad una azione fondamentale per migliorare la qualità di governo della nostra comunità». L'incontro è previsto per martedì prossimo, 26 aprile, alle 17.30, all'Hotel des États, ad Aosta, affinché «ogni valdostano possa essere parte attiva di un'azione di cambiamento radicale di un sistema politico che ormai ha dimostrato tutta la sua inadeguatezza».

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