Rifiuti, la Consulta boccia lo stop al conferimento dalle altre regioni

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La Corte costituzionale ha dichiarato incostituzionale alcune modifiche alla legge regionale in materia di gestione di rifiuti (la numero 31 del 2017) introdotte all’inizio del 2020 dal Consiglio Valle con l'obiettivo di disincentivare la realizzazione e l'utilizzo delle discariche per il conferimento di rifiuti speciali provenienti da altre regioni. La legge in particolare vietava il completamento dei lavori per le attività di gestione dei rifiuti speciali nelle discariche non ancora in esercizio al gennaio 2020. In buona sostanza, la Valle d'Aosta non può porre limiti al conferimento di rifiuti speciali provenienti da altre regioni. Le norme di modifica erano state varate dal Consiglio Valle in risposta alle proteste dei cittadini e dei comitati civici contrari alla discarica di Chalamy ad Issogne.

Inoltre la legge regionale consentiva il conferimento di inerti da altre regioni nelle discariche entro e non oltre il 20 per cento della loro capacità annua autorizzata. Anche questo aspetto «Assume una portata lesiva della Costituzione» si legge nella sentenza. Infatti «Un criterio di autosufficienza locale nello smaltimento dei rifiuti in ambiti territoriali ottimali vale solo per i rifiuti urbani non pericolosi e non anche per altri tipi, per i quali vige invece il diverso criterio della vicinanza di impianti di smaltimento appropriati». Dichiarato incostituzionale pure il comma che attribuisce «Alla Giunta regionale l'individuazione dei rifiuti, soggetti a caratterizzazione, derivanti da processi industriali, il cui conferimento è vietato presso le discariche per rifiuti inerti».

I gruppi consiliari di maggioranza Alliance Valdôtaine - Stella Alpina, Union Valdôtaine, Vallée d'Aoste Unie prendono atto «con rammarico» della sentenza che ha dichiarato l'illegittimità della legge regionale nella parte che riguarda la gestione di provenienza extraregionale dei rifiuti. «Una sentenza che circoscrive gli spazi operativi della Regione in materia di rifiuti. Da qui, potremo ripartire per portare avanti la nostra azione su di un tema delicato. Con senso di responsabilità, la commissione consiliare competente aveva sospeso l'analisi di una proposta di legge».

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