Riduzione dei tempi di intervento, da lunedì 1° luglio le “operazioni speciali” per l’elisoccorso notturno
Da lunedì 1° luglio saranno attivate, nel quadro degli interventi dell’elisoccorso notturno, le «operazioni speciali», attività in emergenza che permetteranno un’ulteriore riduzione dei tempi di intervento consentendo ai soccorritori di arrivare direttamente con l’elicottero sul punto o nei pressi del punto di soccorso.
Le operazioni speciali, così come definite tecnicamente, arrivano dopo un’intensa attività logistica legata alla validazione delle piazzole di atterraggio.
Dal 1° novembre dello scorso anno ad oggi, dalle iniziali 12 piazzole validate per l’attività notturna, «è stato fatto un notevole e significativo sforzo per rendere più capillare la loro distribuzione, concentrandosi peraltro nell’ultimo periodo anche vicino ai rifugi» si legge in una nota. I numeri attuali vedono 76 piazzole già utilizzabili, distribuite in 42 Comuni e comprensive di 14 superfici che si trovano nei pressi dei rifugi e altre sono in fase di nuova validazione.
«Dall’inizio del prossimo mese - spiega il capo della Protezione civile Valerio Segor - per quanto attiene il volo notturno vi sarà l’inizio di una operatività ancora migliore, che si riassume come “operazioni speciali”, che permetteranno di arrivare direttamente con l’elicottero sul punto o nei pressi del punto di soccorso che permetterà laddove possibile di ridurre ulteriormente i tempi di intervento che come sappiamo per tutte quelli casistiche “tempo dipendenti” solo all’essenza della riuscita o meno del soccorso. Gli interventi notturni non saranno quindi più strettamente legati alla presenza delle piazzole, che rimangono comunque risolutive per la sosta degli elicotteri, durante le operazioni di soccorso».
«Il periodo estivo, quando avremo sicuramente una maggiore probabilità d’intervento, stante i numerosi turisti che scelgono la nostra valle per le loro vacanze, - prosegue Valerio Segor - ci permetterà di aver un quadro più definito dell’impegno tecnico ma ovviamente anche economico che questo importante servizio comporta.
Tecnicamente ad oggi non vi sono state criticità di alcun tipo in tale attività, questo grazie anche ad un notevole sforzo addestrativo svolto sia della società di elicotteri aggiudicataria del servizio sia dei tecnici di 118 e Soccorso alpino valdostano che hanno praticamente raddoppiato le obbligatorie e routinarie attività addestrative svolgendole anche in orario notturno proprio per essere pronti ad intervenire in questi frangenti».
«Abbiamo raggiunto - spiega Paolo Comune, direttore del Soccorso alpino valdostano - un obiettivo importantissimo per la nostra regione in meno della metà del tempo previsto: sulla carta erano infatti programmati due anni di attività per arrivare al volo notturno con le operazioni speciali, invece in sette mesi siamo arrivati a questo». Si tratta, secondo Paolo Comune, di «un traguardo raggiunto grazie alla disponibilità dell’Amministrazione regionale in primis, della Protezione civile che ha fatto un lavoro enorme per la validazione delle piazzole notturne che è stato un passo fondamentale per poi andare a fare le operazioni sul campo come facciamo durante il giorno. E poi anche di tutta la parte aeronautica, sanitaria e dei tecnici del Soccorso alpino che grazie ai loro addestramenti che sono 6 all’anno hanno aggiunto il doppio lavoro nel notturno per arrivare a questo obiettivo adesso anziché tra un anno e mezzo».
A fare il punto sul servizio dell’attività dell’elisoccorso è il presidente della Regione Renzo Testolin: «Il servizio di elisoccorso ha operato nello scorso anno per circa 1700 interventi. Dal mese di novembre è iniziato il percorso di avvicinamento al volo notturno, ovvero l’attivazione degli interventi con l’utilizzo dell’elicottero h24. La possibilità del volo notturno è determinante per la sicurezza per i residenti, per chi abita in testata di valle, ma anche per i turisti».
Il Presidente della Regione sottolinea inoltre che «da febbraio a oggi sono stati più di 50 gli interventi notturni e questo a dimostrazione del fatto che l'impegno finanziario dell’Amministrazione regionale sia stato oculato, oltre che opportuno, per la sicurezza e per la tutela della salute delle persone. Credo che sia corretto evidenziare un altro tassello fondamentale del sistema dell’emergenza: quello dell’assistenza sanitaria territoriale, sia della componente professionista che di quella del volontariato del soccorso, che con abnegazione ha garantito che anche in orario notturno si riesca ad intervenire celermente sul nostro bellissimo ma difficile territorio».
L’elisoccorso notturno, collegato alle operazioni classificate come HEMS (interventi sanitari in emergenza eseguiti con elicottero) e che è iniziato lo scorso 1° novembre e che ha avuto gradualmente un’estensione del servizio da effemeridi fino alle 20 e poi h24 a partire dal 1° febbraio, ha registrato al 31 maggio un numero di 55 missioni.
Gli interventi di elisoccorso del 2023 sono stati 1.646 a cui si aggiungono complessive 50 “uscite” riguardanti esercitazioni ed addestramenti.