Riduzione dei ricoveri programmati dal 27 dicembre alla fine delle festività
In vista dell'afflusso turistico atteso nei prossimi giorni la sanità valdostana si riorganizza, riducendo da mercoledì prossimo, 27 dicembre, sino alla fine delle festività natalizie i ricoveri programmati, come già fatto durante il Ponte dell'Immacolata. «La Valle d'Aosta, con un solo ospedale regionale, nei periodi di alta stagione turistica arriva a moltiplicare fino a 7 volte la propria popolazione e la soluzione che stiamo mettendo in campo è agire sulla tipologia di attività ospedaliera riducendo i ricoveri programmati nelle fasi di maggiori flussi lasciando più spazio ai servizi di urgenza-emergenza, e contenendo così le attese in Pronto soccorso. - spiega il direttore generale dell'Usl Massimo Uberti - Negli altri mesi dell'anno incrementiamo l'attività programmata (nei primi 9 mesi del 2023 gli interventi sono aumentati del 30 per cento), agendo per ridurre le liste d'attesa e per fornire ai valdostani i servizi non urgenti di cui necessitano. Non è la soluzione che risolverà tutti i problemi ma di certo permetterà di affrontare meglio la variabilità della domanda, limitando i disagi per tutte le tipologie di pazienti».
Il secondo intervento messo in atto da quest’anno è la creazione del reparto di “admission/dismission room” per far fronte al “boarding” (il tempo di attesa da quando finisce la visita in Pronto soccorso a quando si viene ricoverati nel reparto di destinazione). Adesso, per le festività natalizie, i posti letto in “admission room” sono stati portati a 18.
«Decidere di organizzare le attività chirurgiche programmabili e non urgenti secondo i flussi stagionali e turistici ha come obiettivo principale quello di salvaguardare i valdostani, che avranno così meno interventi chirurgici che saltano, ma al contempo sarà di aiuto al Pronto soccorso e alla nostra comunità quando per le patologie stagionali e per i flussi turistici aumentano le persone che si rivolgono al nostro Pronto soccorso» chiarisce l’assessore alla Sanità Carlo Marzi.