Riaprirà con le scolaresche a marzo il Parco Archeologico di Montalto

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Saranno le scolaresche, ma non solo, a beneficiare del fascino storico esercitato dal Parco Archeologico di Montalto Dora, con riapertura prevista a inizio marzo, sulle rive del lago Pistono, e calendari di visita guidata sino al mese di giugno. Un’esperienza impreziosita, in via propedeutica, dalle tappe costituite dalle sale del museo ospitato al piano terra del Municipio e con aggiunta delle Terre Ballerine, il tutto a rappresentare un esemplare viaggio nel remoto passato che costituisce uno dei fiori all’occhiello delle proposte turistico-culturali offerte dalla cittadina del Cavolo Verza. Circa tremila visitatori sono stati il numero di presenze registrate mediamente durante l’anno, con fruizione nei giorni della settimana ricoperta dalle scuole e fine settimana riservati agli amanti della natura e del turismo slow, in arrivo da ogni parte del Canavese e oltre. Lo spaccato di scenario e ambientazioni, che rende così peculiare la visita al Parco Archeologico, fonde armoniosamente tra loro la documentazione storica dei primi insediamenti umani nella zona e il patrimonio naturalistico che ne fa cornice, tra laghi, boschi, colline, torbiere e le famose Terre Ballerine, al centro del tracciato costituito dal non più esistente lago Coniglio, riassorbito nel terreno con il passare degli anni. A consentire il rilancio di quest’area paesaggistica furono le ricerche archeologiche sul campo a partire dal 2003, promosse dalla Soprintendenza ai Beni Archeologici del Piemonte, che in diverse sessioni di scavo portarono alla luce evidenze di insediamenti palafitticoli risalenti almeno a 7000 anni fa. Dall’archeologia in senso più universitario, riservato agli specialisti e agli storici, all’intrattenimento culturale e turistico aperto al grande pubblico il passo fu vincolato, e grazie all’operato della curatrice storica Stefania Padoan si giunse all’allestimento del sito palafitticolo che ricostruiva un villaggio preistorico nei suoi aspetti fondamentali, oggi visitabile grazie ad esperte guide. Interessante anche lo spazio espositivo museale, inaugurato nel 2012, che documenta con pannelli e vetrine la preistoria dei laghi inframorenici attorno ad Ivrea, dal Neolitico all’Età dei Metalli, illustrando cultura e stile di vita dei primi abitatori dei villaggi palafitticoli sorti accanto ai bacini lacustri. I reperti conservati nel museo sono stari rinvenuti durante le indagini effettuate sul Lago Pistono nel 2003 e contemplano una serie di frammenti di ceramiche, punte di lance e resti di rudimentali asce, manufatti in selce e pietra verde usati per disboscare e creare spazi per la coltivazione. Pezzo forte della collezione è il vaso VBQ, una piccola urna tonda a bocca quadra trovata intatta, che consente di datare il sito tra il 4900 e il 4500 avanti Cristo. La visita del Parco Archeologico del Lago Pistono prevede l’accompagnamento guidato da un archeologo allo Spazio Espositivo e a seguire una piacevole e facile passeggiata (di 25 minuti circa) lungo la strada delle vigne, per raggiungere le ricostruzioni delle strutture ispirati ai rinvenimenti archeologici. Per chi lo desidera, il tour proseguirà fino alle Terre Ballerine. La durata della visita e della passeggiata è di 2 ore circa.

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