“Rete Doposcuola Lab”, grandi numeri

Nelle scuole, nelle biblioteche, negli oratori: le attività del progetto “Rete Doposcuola Lab” hanno coinvolto, nell’anno scolastico che si sta concludendo, 206 iscritti, 19 unità, 7 istituzioni scolastiche coinvolte, 37 ore settimanali di apertura del servizio, 40 educatori per 225 ore di lavoro settimanali. L’attività nasce grazie al Fondo ministeriale 2020, ai sensi degli articoli 72 e 73 del decreto legislativo 117 del 2017, gestito da Fondazione Comunitaria in partenariato con il Coordinamento Solidarietà Valle d'Aosta - ODV e il Dipartimento politiche sociali dell'Assessorato sanità, salute e politiche sociali della Regione Autonoma Valle d'Aosta, che ha visto anche la collaborazione del Dipartimento Sovraintendenza agli Studi. I dati del primo anno di corso e le linee guida del “Tavolo permanente sul Doposcuola” sono stati presentati ieri, venerdì 27 maggio, da Patrik Vesan segretario generale della Fondazione Comunitaria della Valle d'Aosta; Roberto Barmasse assessore alla Sanità, Salute e Politiche sociali; Luciano Caveri assessore all'Istruzione, la sovraintendente agli studi della Valle d'Aosta, Marina Fey e i rappresentanti dei due enti capofila, David Catani per Noi e gli altri e Silvia Squarzino per Enaip. L’obiettivo di coinvolgere gli alunni, tra gli iscritti se ne contano 182 della scuola secondaria di primo grado (17 classi) e 24 della primaria (2 classi) tra cui 89 con bisogni educativi speciali, è stato raggiunto non soltanto con lo studio assistito «per preparare le verifiche», ma anche grazie a laboratori gestiti da esperti: i ragazzi hanno così potuto sperimentare corsi di robotica, yoga, intaglio, creta, teatro e anche una riflessione sul proprio metodo di studio in «imparare ad imparare». I corsi sono stati dislocati in 7 comuni, Brusson, Charvensod, Gignod, Morgex, Pont-Saint-Martin, Sarre, Verrès, appoggiandosi alle istituzioni scolastiche Luigi Barone, Mont-Emilius 3, Grand-Combin, Valdigne Mont Blanc, Mont Rose A e Jean Baptiste Cerlogne.