Rete Civica: «Necessario riunire i progressisti in Valle d'Aosta»

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Riunire i progressisti in Valle d'Aosta, per arrivare almeno al 25 per cento dei voti. Allargare il consenso attorno alla riforma del sistema elettorale regionale, per giungere e all'elezione diretta del Presidente della Regione e della Giunta. È l'obiettivo di Rete Civica, componente del Progetto Civico Progressista, che sabato scorso, 11 giugno, ha riunito le forze politiche della sinistra un’assemblea aperta nella Biblioteca di viale Europa ad Aosta. Oltre a Rete Civica, hanno partecipato rappresentanti di Area Democratica-Gauche Autonomiste, Pcp, Azione, Renaissance Valdôtaine, Partito Democratico e Giovani Democratici. «Il progetto di costruire in Valle un polo unitario delle forze progressiste alternativo sia ai cosiddetti “autonomisti”, sia alla Lega e alle destre, rappresenta una esigenza condivisa da molti» si legge in una nota di Rete Civica. Con il 25 per cento dell'elettorato, i progressisti sarebbero «La forza maggioritaria e trainante della politica valdostana. Un obiettivo che ha il principale ostacolo nella tendenza annosa dei progressisti e della sinistra al frazionamento e che può essere raggiunto solo con un surplus di dialogo e confronto stabile e duraturo». La proposta «Ha registrato consensi e contributi fra le forze progressiste, a eccezione del Pd che ritiene invece necessaria una collaborazione con le forze autonomiste». Per Rete Civica è «Una divaricazione non di poco conto».

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