Restaurata la cappella di Cevetta

Restaurata la cappella di Cevetta
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E’ un periodo di grande fermento a Fontainemore che oggi, sabato 21 ottobre, entra a far parte dei 350 borghi ritenuti i più belli d’Italia, per qualità urbanistica, architettonica e capacità di valorizzazione. La cerimonia di consegna della bandiera dell’associazione “I Borghi più belli d’Italia” ha luogo alle 16, al Centro visitatori della Riserva naturale del Mont Mars, alla presenza del presidente nazionale dell’Associazione Fiorello Primi. Un riconoscimento importante per il secondo paese che si incontra risalendo la Valle del Lys, con il suo bellissimo ponte medievale del 1200, e che si unisce ai Comuni di Bard ed Etroubles, già insigniti del vessillo dell’associazione che dal 2001 si occupa di valorizzare il grande patrimonio di storia, arte, cultura, ambiente e tradizioni presente nei piccoli centri italiani.

All’incontro di oggi è previsto l’intervento del deputato Franco Manes e dell’assessore regionale al Turismo, Sport e Commercio Giulio Grosjacques. All’appuntamento partecipano inoltre le associazioni rappresentative del territorio insieme ad alcuni figuranti della storica processione Fontainemore - Oropa e ai bambini della scuola primaria.

A completare la giornata di festa è prevista l’inaugurazione del percorso della Cascata del Bouro con il rinfresco offerto dal Comune oltre alla castagnata organizzata dagli Alpini. Per l’occasione il Parco Avventura è aperto con ingresso gratuito per i bambini, 10 euro per gli adulti.

Intanto sabato scorso, 14 ottobre, proprio a Fontainemore, nell’ambito della festa del Pan Ner, è stata inaugurata la restaurata cappella di Cevetta, finanziata grazie al primo posto nel bando per la riqualificazione del patrimonio culturale e naturale dei villaggi con un contributo di 100mila euro da parte del Gal Valle d’Aosta. La cappella si trova sul percorso religioso della processione di Oropa e sul Cammino Balteo, a un’altitudine di 1.100 metri. I lavori avevano lo scopo di arrestare il processo di degrado che ha interessato il monumento, consolidando le strutture e le superfici architettoniche. A livello strutturale sono state stabilizzate le fondazioni e le volte e d è stata riedificata la copertura. Sono inoltre stati previsti i restauri della porta lignea e degli apparati lapidei della facciata. Sul fronte sud una lesione dell’intonaco ha messo in luce un arco a tutto sesto in pietra, che ne percorre la facciata: è probabile quindi che in origine essa fosse aperta, secondo un modello diffuso anticamente nella valle del Lys. Per completare il progetto, sono stati effettuati la pulitura e il recupero degli affreschi che ornano la facciata e gli interni della Cappella. I primi furono realizzati dal pittore Antonio Sogno di Camandona (in provincia di Biella) nel 1876. Quelli interni - rappresentanti i quattro evangelisti, San Pietro e San Giovanni Battista - sono opera di Lorenzo Avondo di Varallo Sesia.

La struttura della cappella risale verosimilmente ai primi anni del XVII secolo: le analisi dendrocronologiche effettuate su alcuni elementi lignei della carpenteria hanno stabilito che gli alberi furono abbattuti negli inverni tra il 1600 e il 1602.

«Si trattava di una cappella non consacrata ma il ritrovamento, durante il restauro, di quella che probabilmente era la pietra dell’altare fa pensare che invece un tempo lo fosse. - commenta la sindaca di Fontainemore Speranza Girod - Questo restauro si aggiunge a tutti gli interventi per valorizzare il territorio in un’ottica di restituzione alla comunità di quello che ci hanno lasciato i nostri antenati, anche per quanto riguarda il legame con la fede».

L’inaugurazione della cappella di Cevetta, a Fontainemore, sabato scorso, 14 ottobre e, sotto, prima del restauro che l’ha riportata al suo originario splendore

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