Report annuale sui ghiacciai valdostani del 2023 Una sfilza di segni meno nei dati forniti dall’Arpa
Sono pubblicati e disponibili sul sito web sottozerovda.it i principali dati di report annuale sui ghiacciai valdostani relativi all’anno 2023.
Il sito è alimentato dai partner della Cabina di Regia dei Ghiacciai Valdostani, in primis attraverso una stretta collaborazione tra i tecnici di Fondazione Montagna sicura, che ne assicura il coordinamento, di Arpa Valle d’Aosta, della Smi-Società Meteorologica Italiana e del Centro funzionale e pianificazione della Presidenza dalla Regione. SottoZERO ha l'obiettivo di offrire uno sguardo d'insieme (a livello regionale) sullo stato attuale della criosfera e sulla sua evoluzione nell'ultimo ventennio: è composto da 14 indicatori suddivisi in 5 macro-aree: ghiacciai, rischio glaciale, permafrost, risorsa idrica nivale e meteo. Attraverso infografiche accattivanti, è di facile lettura ed è completato da didascalie esplicative per agevolarne la comprensione.
«Si tratta di un prodotto conoscitivo, di informazione e sensibilizzazione, unico a livello alpino, unitario come espressione in quanto frutto della collaborazione tra tutti i Soggetti che operano a diverso titolo sui ghiacciai valdostani. - spiega l’assessore all’Ambiente Davide Sapinet - Anche il 2023 è stato ancora un anno difficile per i nostri ghiacciai, in quanto in diverse zone l’apporto nivale è stato scarso, le temperature sono state elevate con un autunno ancora caldo e avaro in precipitazioni».
La Valle d’Aosta, con i sui 184 ghiacciai, rappresenta un terzo della superficie glacializzata nazionale: è quindi strategica la scelta delle misure conoscitive, di studio, misura e di monitoraggio messe in atto dall’Amministrazione regionale.
«SottoZERO - conclude l’Assessore - è uno strumento divulgativo / informativo che mette a disposizione le conoscenze scientifiche che la Cabina di regia rende disponibili, quale punto di partenza imprescindibile di ogni ragionamento per scelte più adeguate alle nostre realtà sociali ed economiche nei prossimi decenni. Scelte che vanno condivise con i popoli che da sempre si sono adattati alla dura realtà della montagna. Per questo processo è tuttavia fondamentale partire da dati certi, validi e condivisi a livello di comunità».
«I dati relativi all’anno idrologico 2023 - aggiunge il presidente di Fondazione Montagna sicura Guido Giardini - sono stati recentemente aggiornati, ad esempio: meno 18 metri di variazione frontale media dei ghiacciai; meno 2.120 millimetri di acqua equivalente per i ghiacciai dove viene misurato il bilancio di massa; meno 21 per cento di risorsa idrica nivale; più 1,7 gradi di anomalia della temperatura estiva rispetto alla media 2002-2022; più 7,6 metri di spessore dello strato attivo scongelato in estate relativamente al permafrost. L’aggiornamento dei dati relativi all’anno civile 2023 è previsto entro i primi mesi del 2024».
«Arpa Valle d’Aosta - conclude il direttore generale Igor Rubbo - ha recentemente reso note le misure dei bilanci di massa su due apparati glaciali. In termini generali, quindi l’inverno 2022-23 è stato caratterizzato da scarsità di precipitazioni soprattutto nella prima parte della stagione; nel tardo inverno e inizio primavera alcuni apparati glaciali, in particolare quelli rivolti verso il confine italo-francese, hanno potuto beneficiare di apporti nevosi più cospicui, legati al transito di masse d’aria umida di origine atlantica. Nonostante le nevicate ricevute in extremis, il quadro dello stato di salute dei ghiacciai valdostani rimane comunque di difficoltà, con minori precipitazioni invernali e stagioni di intensa e prolungata fusione. Oltre alla riduzione della massa glaciale e l’arretramento delle fronti, prosegue la frammentazione degli apparati, l’emersione di isole rocciose più o meno ampie e l'aumento della copertura detritica che possono ampliare le dinamiche di fusione future».
La Cabina di Regia dei Ghiacciai Valdostani, presieduta dalla Struttura Attività geologiche dell’Assessorato Territorio e Ambiente della Regione, è gestita operativamente dalla Fondazione Montagna sicura, con il supporto di Arpa Valle d’Aosta e del Centro funzionale e pianificazione della Presidenza della Regione. Inoltre, vi aderiscono la Società Meteorologica Italiana-SMI, il Parco del Gran Paradiso, il Comitato Glaciologico Italiano, il Consiglio Nazionale delle Ricerche - Istituto di Ricerca per la Protezione Idrogeologica, la Cva, l’Unione Valdostana Guide di Alta Montagna ed il Soccorso Alpino Valdostano.