Rendiconto in ritardo, arrivano le diffide della Regione La minoranza di Pontey: “Situazione imbarazzante”

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«Una situazione imbarazzante». La minoranza consiliare di Pontey, guidata dalla capogruppo Ilaria Lavoyer, con una nota emessa mercoledì scorso, 7 giugno, si è espressa con toni duri in merito alla mancata approvazione entro i termini di legge - ovvero il 30 aprile - del rendiconto da parte del Comune della Media Valle, con la conseguente diffida da parte del Presidente della Regione a porvi rimedio entro 30 giorni. «La Giunta solamente il 29 maggio ha approvato lo schema di rendiconto dell’esercizio finanziario 2022 e il Consiglio comunale, ovvero l’organo formalmente previsto per legge all’approvazione di tale atto, sarà convocato non prima degli ultimi giorni di giugno, dunque con circa 2 mesi di ritardo. - attacca l’opposizione di Pontey - In tale occasione la minoranza chiederà al Sindaco e alla Giunta le motivazioni che hanno portato a non rispettare i termini di legge, dimostrando scarsa capacità di gestione dell’Ente, creato notevoli ritardi nel non poter utilizzare le ingenti risorse finanziarie derivanti dall’avanzo dell’anno precedente e, non ultimo, mostrato poca attenzione e rispetto sul ruolo e sulla figura ricoperti dai consiglieri comunali».

Il sindaco di Pontey Leo Martinet smorza le polemiche: «E’ un periodo in cui Pontey soffre per carenza di personale negli uffici comunali e quindi, in effetti, ci sono stati dei ritardi, come accaduto anche in altri Comuni. Abbiamo approvato il rendiconto in Giunta il 29 maggio e lo abbiamo comunicato alla Regione ma il giorno dopo ci è arrivata la diffida. Siamo comunque del tutto sereni perché il Consiglio si terrà giovedì 22 giugno. Non è vera l’accusa della minoranza che non sappiamo spendere i soldi: infatti abbiamo già una serie di opere in programma. Di certo la situazione è paradossale perché i rinvii concessi a livello nazionale consentono addirittura di approvare il bilancio preventivo dopo il consuntivo. Una scelta che, diversamente da noi, alcuni Comuni hanno fatto. Ma trovarsi senza bilancio preventivo, quello sì lascerebbe il Comune privo di indirizzo politico e di capacità di spesa».

Dalla Regione confermano che i Comuni a cui è stata inviata la diffida sono in tutto 9: oltre a Pontey, Chambave, Introd, Rhêmes-Saint-Georges, Rhêmes-Notre-Dame, Saint-Pierre, Champdepraz, Emarèse e Pré-Saint-Didier. Si tratta in realtà di una procedura non insolita, che ogni anno riguarda qualche Comune che - in particolare per carenza di organico o, come accaduto quest’anno in alcuni casi, per il cambiamento del programma informatico che gestisce la contabilità - si sono trovati in ritardo rispetto alle scadenze stabilite per legge. Storicamente, nessun Comune in Valle d’Aosta è mai stato commissariato per un rendiconto in ritardo.

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